La Nuova Sardegna

Alghero

Medicina sportiva, tutto fermo

Medicina sportiva, tutto fermo

L’ex assessore Muroni: servizio fondamentale per la popolazione e dovrebbe essere potenziato

14 giugno 2020
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ALGHERO. Tra le tante difficoltà che stanno segnando la ripartenza della sanità regionale, ad Alghero si segnala anche quello delle visite sportive. Mentre l’attività sui campi da gioco lentamente si sta riavviando, a livello professionistico e anche nello sport di base, il centro di medicina sportiva di Alghero ancora non è in grado di garantire le visite.

La segnalazione è di Antonello Muroni, ex assessore comunale allo Sport e allenatore di basket: «Siamo al paradosso è possibile riprendere le discipline sportive degli sport singoli e di squadra , secondo le linee guida di tutte le federazioni nazionali, ma sul territorio di Alghero l’Ats non riesce a riaprire l’importantissimo servizio di medicina sportiva» scrive in una nota Muroni, che attualmente ricopre la carica di segretario regionale per la Sardegna della Federazione nazionale operatori dello sport Ugl.

«Centinaia di ragazzi e ragazze bloccati per mesi a causa Covid 19 ora non possono ancora riprendere gli allenamenti per l'incuria e l'inettitudine di una struttura amministrativa che non riesce a rendere funzionale un servizio così importante per la collettività – aggiunge –. La richiesta è relativa alla riapertura immediata del servizio di Medicina dello sport. Un servizio che si occupa di tutelare la salute di coloro che, a qualsiasi età, svolgono o intendono svolgere un’attività fisica e sportiva, in forma organizzata e non, dove la prevenzione recita un ruolo di primo piano con una visione diversa dello sport, ed è ancora bloccato. È fondamentale riaprire perché i nostri ragazzi, costretti a restare casa per mesi, ora hanno il diritto di riprendere l'attività sportiva di qualunque disciplina. Inoltre le tematiche che possono essere legate alla medicina sportiva, come i consigli legati a una corretta alimentazione, alla prevenzione delle devianze, alla certificazione per le attività in ambito scolastico e infine il supporto alle attività motorie per i diversamente abili non possono più aspettare».

«Ad Alghero le visite vengono effettuate da un unico medico sportivo e da un cardiologo che ha pochissime ore a disposizione per un’utenza che richiede invece oltre tremila 3000 prestazioni l’anno. Inoltre, continua Muroni le visite vengono effettuate «in un unico locale, con apparecchiature tecnologiche che necessiterebbero di essere migliorate o sostituite. Inoltre, alla numerosa utenza vengono destinate soltanto poche ore settimanale. E se questo importantissimo servizio fosse, con pari dignità ,trasferito all’Ospedale Marino? Forse tutto ciò restituirebbe all’intera collettività dell’area vasta quelle competenze di altissimo livello che hanno fatto del Marino e dei suoi operatori un polo di eccellenza per Ortopedia-Fisiatria e traumatologia, integrandolo a servizi come la Reumatologia».

Antonello Muroni chiede così ai vertici della sanità locale di mettere da parte i tentennamenti e prendere la decisione di riaprire il servizio proprio nei locali dell’Ospedale Marino.

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