La Nuova Sardegna

Alghero

«Non vedremo mai Casa Sardegna»

«Non vedremo mai Casa Sardegna»

Palacongressi, i consiglieri dell’opposizione criticano il trionfalismo della giunta

17 giugno 2020
2 MINUTI DI LETTURA





ALGHERO. Ancora polemica sul Palacongressi, coi consiglieri dell’opposizione che commentano duramente le dichiarazioni del sindaco Mario Conoci sostenendo che la situazione è rimasta sostanzialmente invariata. «Il comma 27 dell’articolo 6 della finanziaria regionale del 12 dicembre scorso prevedeva già il contributo di tre milioni per la manutenzione ordinaria e straordinaria del Palacongressi. Era ed è legge della Regione da sei mesi abbondanti. E allora che cosa è accaduto di nuovo, tanto da giustificare una conferenza stampa in pompa magna con l’assessore del turismo regionale Chessa e il presidente del consiglio comunale Pais?» scrivono Mario Bruno, Valdo Di Nolfo, Pietro Sartore, Gabriella Esposito, Beniamino Pirisi, Raimondo Cacciotto e Ornella Piras.

«Semplice: una nota del 9 giugno, perentoria nei tempi e nei modi, dell’assessorato degli Enti locali della stessa Regione che intima il Comune ad adottare entro breve termine impegno di spesa, cronoprogramma, tempistica di esecuzione dei lavori e relazione sugli interventi previsti: un milione per il 2020, un altro milione per il 2021 e l’ultimo per il 2022 – aggiungono –. Peccato che il sindaco non sappia ancora come spenderli. Si dice aperto a tutte le proposte. Ma in realtà la richiesta fatta dall’amministrazione è la risposta data dal proprietario del bene, cioè la Regione. Assessorato del Demanio e degli Enti locali dicono chiaramente che quelle risorse servono per la manutenzione ordinaria e straordinaria del palazzo dei congressi di Alghero. Ma allora che c’entra Casa Sardegna? Cosa è questo “braccio operativo” dell'assessorato regionale al Turismo? Si buttano al vento ancora una volta una marea di soldi pubblici ma per fare cosa esattamente? Dov'è il progetto? Dove sono le analisi sul ritorno socio-economico doverose soprattutto in un momento di crisi profonda come quello che viviamo? ».

«Un ennesimo effetto-annuncio su un ente, che non c’è e che non ci sarà –concludono –. Si buttano al vento ancora una volta una marea di soldi pubblici ma per fare cosa esattamente? Sapete quante case vere verrebbero fuori spendendo tre milioni di euro, con un bando rivolto al mercato, per le famiglie in graduatoria, perché davvero senza casa? Almeno venti. Tant’è vero che il Comune si trova già in cassa, 3.6 milioni, ereditati, per acquistare 25 alloggi e altri 7 già pronti da consegnare nel quartiere del Carmine, oggetto di altro bando da 1.6 milioni. Ha trovato tutto pronto. Altro che casa Sardegna».



In Primo Piano
La lotta al tabacco

Un sardo su tre fuma e i divieti sono ancora blandi

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative