La Nuova Sardegna

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Alghero, finisce in cella a Bancali l’aggressore di Mario Bruno

Alghero, finisce in cella a Bancali l’aggressore di Mario Bruno

Giuseppe Dettori, 45 anni, è stato arrestato dai carabinieri. La settimana scorsa aveva cercato di strangolare l’ex sindaco in pieno centro

27 giugno 2020
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ALGHERO. Da una stanza del reparto di psichiatria a una cella del carcere di Bancali. Giuseppe Dettori, 45 anni, l’uomo che la scorsa settimana aveva aggredito per strada l’ex sindaco Mario Bruno, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile con l’accusa di lesioni e rapina: durante l’aggressione, avvenuta in via Cagliari, aveva anche sottratto a Bruno le chiavi di casa (che comunque erano state immediatamente recuperate e restituite). Dettori venerdì mattina era stato dimesso dall’ospedale ma ha subito trovato ad attenderlo i carabinieri, che lo hanno fermato, condotto in caserma per le formalità di rito e da lì al carcere di Bancali.

L’episodio risale al martedì della scorsa settimana. Mario Bruno stava passeggiando in via Cagliari quando è stato improvvisamente aggredito alle spalle dall’uomo che, dopo aver pronunciato alcune frasi senza senso, ha cercato di strangolarlo con le mani. A bloccarlo è stato un giocatore di rugby che si trovava causalmente sul posto, Ogert Paco, che grazie al suo fisico prestante è riuscito a liberare l’ex sindaco da una morsa pericolosissima. Ancora pochi secondi e non ci sarebbe stato più niente da fare per Mario Bruno, che ha raccontato: «Non riuscivo più a parlare e a respirare, stavo perdendo le forze e quella stretta al collo non si allentava». L’aggressore era comunque riuscito a scappare a piedi ma poco più tardi è stato identificato dai carabinieri e denunciato in stato di libertà per lesioni. La mattina successiva era stato condotto al pronto soccorso e sottoposto a un trattamento sanitario obbligatorio, ma si era allontanato dall’ospedale e, una volta riacciuffato, era finito nel reparto di psichiatria. A ritrovarlo, nelle campagne di Olmedo, era stato il proprietario di un piccolo appezzamento di terra alle porte di Olmedo che se l’era visto improvvisamente comparire davanti alla porta di casa in stato confusionale e aveva subito dato l’allarme.

Successivamente era emerso che tre settimane prima Dettori era stato protagonista di un episodio simile nel bed&breakfast nel quale alloggiava dopo essere uscito dal carcere di Uta. Aveva infatti cercato di strangolare un’altra persona che viveva nella struttura (che era finita al pronto soccorso con una prognosi di venti giorni di cure) e successivamente aveva minacciato i titolari del bed&breakfast, che per paura di conseguenze più gravi avevano deciso di abbandonare il loro appartamento.
 

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