La Nuova Sardegna

Alghero

«Un anno di totale immobilismo»

«Un anno di totale immobilismo»

I consiglieri del centrosinistra attaccano la giunta Conoci: «La città si spegne, il sindaco è fermo»

02 luglio 2020
3 MINUTI DI LETTURA





ALGHERO. «Un anno di nulla, un anno di immobilismo totale, una città che si sta spegnendo, senza brio. Non c’è ritmo, il sindaco è fermo».

Questa la sintesi che fa la minoranza di centrosinistra in Consiglio Comunale ad Alghero che ieri ha tenuto una conferenza stampa, a poco più di un anno dall’insediamento della Giunta Conoci che - ha detto Gabriella Esposito in apertura - «si è guardata bene dal fare un bilancio del primo anno di attività, forse perché avrebbe avuto poco da dire: neanche l’ordinaria amministrazione, basta vedere il decoro della città e perfino il richiamo al covid può apparire una scusa per un immobilismo che permane».

«Nessun punto della campagna elettorale del centrodestra è stato attuato - le fa eco Pietro Sartore - dalla situazione della pulizia degli arenili, nettamente peggiorata, alla situazione degli anziani che ancora per anni resteranno all’Ostello di Fertilia, sul quale non è stato fatto alcun intervento per migliorare la qualità della vita, come la copertura dei camminamenti, mentre in un anno si è solo affidato l’incarico per la progettazione preliminare del nuovo centro residenziale, con risorse ereditate dalla giunta Bruno. E poi l’annunciata rimozione della Step, la società che si occupa di riscossione coattiva, altra promossa non mantenuta e che fa comodo tenere».

Raimondo Cacciotto ha elencato invece le opere pubbliche con risorse e procedure ereditate dalla vecchia amministrazione che invece non sono state ancora avviate: «nessuna nuova opera pubblica neanche ipotizzata, mentre attendono il via opere importanti come il palazzo comunale, la piscina coperta, la nuova piazza Ginnasio sta cambiando volto in peggio, la scuola del terzo millennio in via Tarragona, l’ex cotonificio, le nuove passerelle del ponte di Fertilia che godono di risorse complete grazie alla vecchia amministrazione, ma tutto pare abbandonato». Per l’ex sindaco Mario Bruno chi sta amministrando «deve solo completare ciò che gli abbiamo lasciato, ma sono lenti, troppo lenti».

«Immobili su tutto - per Valdo Di Nolfo - pare che Conoci abbia scaricato non la app Immuni ma la app Immobili perché la città è anestetizzata. Il Covid è un alibi: si poteva benissimo lavorare sulle spiagge, per il decoro urbano, nelle scuole e in città. I cittadini si stanno accorgendo della differenza fra la campagna elettorale e l’amministrazione vera. Ma la campagna elettorale non può essere perenne, come sta avvenendo per gli ospedali e la terapia intensiva che non apre». «Una situazione di stallo complessivo - anche per Mimmo Pirisi - tranne per la moltiplicazione delle poltrone e l’occupazione del potere. Manca la programmazione che si fa generalmente nei primi cento giorni, ma qui siamo a 400 giorni di ordinaria amministrazione. E poi, nessuna apertura al dialogo».

«Aiutiamo il tessuto culturale cittadino che deve essere coinvolto e valorizzato» ha aggiunto Gabriella Esposito che elenca l’attività propositiva e ispettiva della minoranza e richiama ai principi «del linguaggio non ostile in Consiglio Comunale, anch’esso indice di qualità dell’amministrazione e dei suoi rappresentanti. Primo cittadino compreso».



Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative