La Nuova Sardegna

Alghero

Il Teatro Civico riapre dopo sette mesi di stop

di Nicola Nieddu
Il Teatro Civico riapre dopo sette mesi di stop

Tre i concerti in programma dal 23 ottobre: Dirotta su Cuba, Sergio Caputo e Ron La soddisfazione dell’assessore Di Gangi: «Un prezioso luogo di cultura e storia»

08 ottobre 2020
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ALGHERO. Dopo sette mesi di chiusura a causa del Covid riapre il Teatro Civico e lo farà in occasione di due dei tre concerti rinviati a settembre a causa del maltempo: venerdì 23 ottobre con i Dirotta su Cuba, mentre il giorno dopo sarà la volta di Sergio Caputo con un doppio live. Ancora da stabilire la data del concerto di Ron. Il teatro, intitolato nel 2013 al padre della commedia algherese Gavino Ballero, riapre con tutte le restrizioni dovute all'emergenza sanitaria in corso. I posti saranno ulteriormente scremati per garantire il distanziamento.

In ogni caso è importante che il Civico riapra i battenti. Soddisfazione è stata espressa dall’assessore alla Cultura Marco Di Gangi: «Il teatro è un gioiello che rappresenta al meglio la ricchezza culturale e storica di Alghero. L’amministrazione impegna risorse sempre maggiori per la sua funzionalità. È un bene importantissimo, tra l’altro, per lo sviluppo delle attività delle numerose associazioni culturali verso le quali l’assessorato alla Cultura ha in programma di sostenere il rilancio delle attività, si spera prima possibile, dopo l’emergenza. Stiamo lavorando per la ripresa, favorendo il ritorno al palcoscenico, cominciando con un primo passo che doterà il teatro di una valida strumentazione audio da mettere a disposizione delle associazioni che svolgono attività culturali». E il Teatro Civico è davvero un gioiello: edificato con il contributo di tutti i cittadini e inaugurato nel 1862 è tutt’oggi il riferimento cittadino per tutte le rappresentazioni e le manifestazioni di un certo prestigio. All’interno si possono ammirare le decorazioni che sovrastano il palco e la buona qualità dei recenti restauri. Il Civico è l’unico teatro in Sardegna che conserva la struttura portante in legno. La facciata, in arenaria locale, non aveva intenzionale funzione di paramento ed era destinata all’intonaco, che non fu mai realizzato. Il prospetto è di gusto neoclassico, ritmato armonicamente da sei semipilastri ionici.

I lavori per la costruzione del teatro iniziarono nel febbraio 1858 su progetto dell’architetto Franco Poggi, e terminarono nel novembre del 1862. Per l’inaugurazione venne messa in scena l’opera di Verdi “Masnadieri”. Grazie all’allora sindaco Giovanni Battista Garibaldi, eminente figura della massoneria, la costruzione del teatro contò sul contributo delle ricche famiglie algheresi, così come molte opere pubbliche di fine Ottocento e primo Novecento, come scuole, il piano di espansione viaria e il primo stabilimento balneare. Il teatro ha una capienza di 250 posti circa che ora saranno ridotti. In vista della riapertura, la Fondazione Alghero sta elaborando un Piano Covid.

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