La Nuova Sardegna

Alghero

«Anestesia e rianimazione, servono medici»

«Anestesia e rianimazione, servono medici»

Richiesta delle opposizioni in commissione Sanità: «Scorriamo le graduatorie dell’Aou di Sassari»

30 ottobre 2020
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ALGHERO . Nuovi medici, specializzati in anestesia e rianimazione, per gli ospedali algheresi, in particolare per il reparto di terapia intensiva. Questa la richiesta, formulata in commissione consiliare sanità, da parte dell'opposizione in consiglio comunale. Centrosinistra e Movimento Cinquestelle chiedono che il reperimento dei medici avvenga anche attraverso un accordo con l’Aou di Sassari scorrendo la graduatoria. Oltre nuovi medici anche adeguamento della dotazione organica del personale infermieristico. «Siamo fortemente preoccupati - si legge nella nota - perché l'attività chirurgica è ridotta alle urgenze ed il punto nascita rischia la chiusura». Sulla terapia intensiva, l’opposizione chiede «l’accreditamento definitivo, con un numero di rianimatori e anestesisti in linea con le norme. Al più presto devono essere definiti percorsi e filtri che consentano anche alle altre discipline presenti in ospedale di operare e dare risposte di salute».

Nella nota si parla anche di Ospedale Marino con i consiglieri di opposizione che propongono l'utilizzo di un solo piano per i malati Covid e disponga i lavori per utilizzare l'alloggio suore, in modo da recuperare posti letto riabilitazione. Così da garantire cure e accoglienza ai pazienti Covid, ma nel contempo anche il mantenimento delle altre discipline presenti negli ospedali. Tutte proposte, compresa quella di un nuovo ospedale per la città, che la minoranza ha portato in commissione sanità chiedendo «che diventassero la base di un patto da proporre alla Regione, che ha la responsabilità esclusiva della sanità in Sardegna. Abbiamo proposto anche un percorso di audizioni, da farsi rapidamente, per consentire di stabilire la verità dei numeri e della situazione reale dei nostri ospedali e del sistema scolastico. Elementi fondamentali - conclude la nota - per capire il reale stato dell'epidemia in città». (n.ni.)

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