La Nuova Sardegna

Alghero

Bogamarì, un piano per tutelarlo

di Nicola Nieddu
Bogamarì, un piano per tutelarlo

Sui ricci di mare il sindaco lancia proposte alla Regione: «Consentiamone la pesca la domenica»

04 novembre 2020
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ALGHERO. Ritorno alla pesca del riccio di mare la domenica, riduzione della stagione di pesca e interdizione di un tratto di specchio acqueo. Sono queste le proposte che il sindaco Mario Conoci ha fatto all’assessora regionale all’Agricoltura Gabriella Murgia in materia di tutela e salvaguardia del prezioso “bogamarì”, una delle prelibatezze della gastronomia algherese, che rischia l’estinzione dai fondali della Riviera del Corallo. «L’obiettivo – ha evidenziato il primo cittadino – è quello intervenire, attraverso la Regione con maggiore forza sulle criticità rilevate per cercare di fermare la deriva verso l’estinzione del nostro bogamarí, che ad Alghero rappresenta non solo una risorsa preziosa per il comparto produttivo, ma anche un fattore importante della cultura e delle tradizioni locali».

Per affrontare la questione riccio di mare, il Comune di Alghero, in concertazione con l’Area marina protetta Capo Caccia-Isola Piana, ha incontrato i pescatori e gli enti di ricerca presenti sul territorio regionale che si occupano del monitoraggio della specie, per condividere la proposta inviata in Regione. I monitoraggi, realizzati nel 2019 e 2020 nell'ambito degli accordi tra la stessa Amp, l’Università di Sassari e il Consorzio nazionale interuniversitario per le Scienze del mare, hanno confermato un drastico calo sia numerico che della taglia del riccio di mare. Il calo, rispetto ai rilievi effettuati nelle stesse aree negli anni precedenti, è superiore all'85% nella maggior parte dei siti campionati. Le proposte alla Regione riguardano quindi l'interdizione alla pesca del tratto di mare ricompreso tra il ponte di Calabona e il porto di Alghero, laddove gli studi condotti dall'area marina, dall'università di Sassari e dal Cnism ma anche semplicemente la conoscenza diretta dei pescatori locali, hanno evidenziato una grave sofferenza della specie. Una seconda azione è quella di ridurre la stagione di pesca di un ulteriore mese, stabilendone l'inizio al 17 dicembre 2020 e la fine al 15 aprile 2020.

Inoltre, poiché si ritiene che una delle cause della irreperibilità della risorsa sia l’abitudine, ormai consolidata, di consumare polpa di riccio confezionata, si deve incentivare il ritorno alla tradizione di consumare il riccio “al cucchiaio”. Per raggiungere questo obiettivo, Conoci ha chiesto di consentire ai pescatori di lavorare la domenica e fermare le attività il lunedì e il martedì. «Aprire la pesca la domenica, come da tradizione locale – si legge in una nota del sindaco – consentirebbe ai pescatori di piazzare immediatamente il prodotto e favorire quindi l’abitudine del suo consumo diretto e disincentivare la manipolazione del prodotto rimasto invenduto». Infine oltre all’intensificazione dei controlli, anche con la collaborazione dei barracelli, l’amministrazione comunale algherese ha ribadito l'importanza di realizzare, quanto prima,”Piano sperimentale di sostegno al ripopolamento del riccio di mare».

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