L’Artistico contro la violenza di genere
Gli studenti del liceo Costantino realizzano un film su una donna uccisa dal marito
26 novembre 2020
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ALGHERO. Si intitola “Non spegnere la luce della luna” il nuovo cortometraggio degli studenti del Liceo Artistico Costantino dedicato a tutte le donne vittime di violenza. Il cortometraggio, nato come iniziativa educativa di diffusione della legalità, di prevenzione e contrasto alla violenza sulle donne e al femminicidio, desiderato e fortemente voluto dai docenti e dagli studenti del Liceo Artistico, evidenzia situazioni di disagio personale, violenza psicologica e fisica e si propone di riflettere e sensibilizzare sul fenomeno del femminicidio.
Il cortometraggio racconta la storia di una donna che in un momento drammatico della sua vita affida i suoi pensieri alla figlia scrivendole una lettera dolce e accorata. Nella lettera, la madre vittima di violenza fisica e verbale comprende che non può più tacere poiché rimanere in silenzio, significa accettare l'ingiustizia vissuta e al contempo consentire che tale ingiustizia accada ad altre. Una sera, durante una discussione furibonda, l’uomo la uccide.
La storia narrata nel breve film intende quindi richiamare l'attenzione sulla necessità di intervenire per arginare ogni tipo di aggressione subita nella vita quotidiana, ma anche di aprire un dibattito e spiegare attraverso «la visione" e la consapevolezza a quali conseguenze può portare una violenza fisica o psicologica. Il cortometraggio coordinato dal dirigente scolastico Mario Peretto e dalla referente di plesso Lucia Naitana si pone dunque l'obiettivo di sensibilizzare le coscienze di tutti: in primis quelle dei giovani su un fenomeno che negli ultimi anni, ha visto una considerevole crescita di terribili episodi; le donne coinvolte, perché sappiano della disponibilità di servizi e professionalità che possono ascoltarle e proteggerle. Le attività si sono svolte tra dicembre 2019 e febbraio 2020 in orario extra – scolastico e la regia, le scene e il montaggio sono opera degli studenti, unici e veri protagonisti capaci di sciogliere ogni nodo, organizzativo e tecnico. Il cortometraggio è stato presentato al Festival School in Motion di Roma e il Liceo è in attesa di premiazione. (n.ni.)
Il cortometraggio racconta la storia di una donna che in un momento drammatico della sua vita affida i suoi pensieri alla figlia scrivendole una lettera dolce e accorata. Nella lettera, la madre vittima di violenza fisica e verbale comprende che non può più tacere poiché rimanere in silenzio, significa accettare l'ingiustizia vissuta e al contempo consentire che tale ingiustizia accada ad altre. Una sera, durante una discussione furibonda, l’uomo la uccide.
La storia narrata nel breve film intende quindi richiamare l'attenzione sulla necessità di intervenire per arginare ogni tipo di aggressione subita nella vita quotidiana, ma anche di aprire un dibattito e spiegare attraverso «la visione" e la consapevolezza a quali conseguenze può portare una violenza fisica o psicologica. Il cortometraggio coordinato dal dirigente scolastico Mario Peretto e dalla referente di plesso Lucia Naitana si pone dunque l'obiettivo di sensibilizzare le coscienze di tutti: in primis quelle dei giovani su un fenomeno che negli ultimi anni, ha visto una considerevole crescita di terribili episodi; le donne coinvolte, perché sappiano della disponibilità di servizi e professionalità che possono ascoltarle e proteggerle. Le attività si sono svolte tra dicembre 2019 e febbraio 2020 in orario extra – scolastico e la regia, le scene e il montaggio sono opera degli studenti, unici e veri protagonisti capaci di sciogliere ogni nodo, organizzativo e tecnico. Il cortometraggio è stato presentato al Festival School in Motion di Roma e il Liceo è in attesa di premiazione. (n.ni.)
