La Nuova Sardegna

Alghero

Giro di vite sui tavolini all’aperto

Giro di vite sui tavolini all’aperto

La giunta vara le nuove regole: premiate le attività che aprono tutto l’anno

05 dicembre 2020
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ALGHERO . Il Comune dice basta all’occupazione scriteriata di piazze e strade con sedie e tavolini. La giunta ha varato nuovi criteri, mettendo di fatto un freno alle concessioni, favorendo le attività che aprono tutto l’anno. Nel centro storico, dove alcune piazze, sono praticamente invase di tavolini, sedie e ombrelloni, il suo pubblico d’ora in avanti sarà concesso a seconda delle caratteristiche delle piazze stesse. Tra i nuovi criteri approvati ci sono anche la rimodulazione del criterio di proporzionalità fra superficie interna e suolo concedibile, anche in funzione della stagionalità dell’attività; l’inclusione ai fini del calcolo della superficie concedibile anche di quella eventualmente concessa per ecobox; limitazione delle concessioni sulla carreggiata stradale. Le nuove linee guida, proposte dall’assessore al demanio Giovanna Caria, sono uno strumento separato rispetto al piano del commercio, al quale dovrà comunque coordinarsi. Il regolamento, fanno sapere dagli uffici comunali, avrà inoltre la funzione di individuare, nel coordinamento con il piano del commercio, le tipologie di attività alle quali può essere concesso il suolo pubblico, anche ai fini di attribuire ad ogni tipologia un coefficiente di calcolo per la determinazione della tariffa Tosap. "Concessioni Covid" a parte, quelle che in deroga al vigente piano commerciale hanno aumentato gli spazi concedibili, le nuove regole interverranno sulle situazioni venutesi a creare sulla disciplina di cui all’articolo 11 dell’allegato 3b del piano commerciale, che ha portato ad evidenti saturazioni di specifiche strade o piazze o tratti di marciapiede o occupazione di segmenti di carreggiate stradali.

«L’occupazione del suolo pubblico dovrà avvenire secondo criteri caratterizzati dalla sostenibilità e dalla qualità urbana, in modo da non inficiare il concetto stesso di suolo pubblico – ha precisato l’assessora Caria – in modo tale da contemperare le esigenze di viabilità e fruibilità dei luoghi pubblici con quelle di incremento dello sviluppo economico».

Nicola Nieddu

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