La Nuova Sardegna

Alghero

Ponte di Fertilia, i timori dei residenti

Ponte di Fertilia, i timori dei residenti

Il Comitato di quartiere: «Bene i lavori, ma non si blocchi il traffico per sei mesi»

24 gennaio 2021
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wALGHERO. L’imminente avvio dei lavori sul ponte di Fertilia è stata accolta con soddisfazione dagli abitanti della borgata e da quelli dell’agro a nord della città. L’intervento, dell’importo complessivo di 642mila euro affidato alla ditta Canalicchio di Olmedo, prevede il recupero funzionale delle passerelle pedonali con la loro totale sostituzione e il ripristino della sicurezza stradale nel suo complesso.

Ma se da un lato l’opera di riqualificazione rappresenta un fatto assolutamente positivo, la potenziale chiusura totale al traffico, in questo particolare momento, spaventa non poco per gli impatti che ci potrebbero essere sulle attività economiche della borgata e dell’hinterland. «Purtroppo ancora non abbiamo avuto modo di interloquire con l’amministrazione comunale e con la direzione lavori – spiega il presidente del Comitato di quartiere di Fertilia Luca Rondoni – vorremmo infatti capire e conoscere le modalità dell’accantieramento e se i sei mesi previsti di lavori equivalgono a sei mesi di chiusura totale. Se così fosse sarebbe un disagio di non poco conto, sia per i residenti che per gli operatori economici». L’interruzione del ponte di Fertilia infatti, comporterà lo spostamento dell’intero traffico veicolare sulla “variante Calich”, la statale che dalla provinciale 42 si collega alla statale 292 con conseguente allungamento della percorrenza. «Chiediamo quindi un incontro con il sindaco, con l’assessore competente e la direzione lavori – prosegue Rondoni – per negoziare una chiusura parziale del ponte, un senso unico alternato e una chiusura totale solo in occasione di particolari lavorazioni e per un tempo limitato. L’allungamento dei tempi di percorrenza preoccupa inoltre anche per gli aspetti legati alle emergenze sanitarie. Le ambulanze e i mezzi di soccorso impiegherebbero più tempo a raggiungere il comprensorio a nord della città; se invece fosse garantito almeno un senso unico alternato, il disagio si annullerebbe».

Sergio Ortu

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