spettacolo della natura
A Maria Pia la bellezza degli stagni temporanei
wALGHERO. La natura si appropria di Maria Pia. Le eccezionali piogge di dicembre e gennaio hanno regalato un paesaggio mozzafiato nei terreni incolti di viale 1 Maggio. Si sono creati infatti, degli...
02 febbraio 2021
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wALGHERO. La natura si appropria di Maria Pia. Le eccezionali piogge di dicembre e gennaio hanno regalato un paesaggio mozzafiato nei terreni incolti di viale 1 Maggio. Si sono creati infatti, degli stagni temporanei che hanno immediatamente attratto gli uccelli che comunemente è possibile trovare all’interno della laguna del Calich. Uno spettacolo che ha incuriosito in tanti tra abituali frequentatori della zona per l’attività sportiva, automobilisti e amanti della fotografia naturalistica.
Si tratta di un fenomeno naturale derivato dalla vocazione dei terreni di Maria Pia che costituiscono il cordone retrodunale di confine con la laguna del Calich e che durante l’inverno sono predisposti ad allagarsi e creare pozze temporanee. Chi si è avvicinato con discrezione ha potuto quindi ammirare garzette, aironi, germani, mestoloni, moriglioni. Gli stagni temporanei mediterranei costituiscono un habitat prioritario con presenza di acque dolci stagnanti dove la vegetazione è costituita in prevalenza da specie annue (terofite) e geofite di piccola taglia.
Oggi tra l’altro si celebra la giornata mondiale delle zone umide.
Sergio Ortu
Si tratta di un fenomeno naturale derivato dalla vocazione dei terreni di Maria Pia che costituiscono il cordone retrodunale di confine con la laguna del Calich e che durante l’inverno sono predisposti ad allagarsi e creare pozze temporanee. Chi si è avvicinato con discrezione ha potuto quindi ammirare garzette, aironi, germani, mestoloni, moriglioni. Gli stagni temporanei mediterranei costituiscono un habitat prioritario con presenza di acque dolci stagnanti dove la vegetazione è costituita in prevalenza da specie annue (terofite) e geofite di piccola taglia.
Oggi tra l’altro si celebra la giornata mondiale delle zone umide.
Sergio Ortu