La Nuova Sardegna

Alghero

La “Fertilia istriana” raccontata in un film

La “Fertilia istriana” raccontata in un film

Domani online sulla piattaforma “Mymovies.it” la pellicola di Cristina Mantis girata nella borgata

09 febbraio 2021
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wALGHERO. Sarà trasmessa online domani 10 febbraio l’anteprima del film intitolato “Fertilia istriana”, la pellicola diretta da Cristina Mantis sulla comunità di esuli istriani tutta sarda. Un’opera cinematografica scritta con Francesca Angeleri e Daniela Piu. Il film, di cui “Sguardi Altrove” è coproduttore insieme a Gianmichele Manca, sarà proiettato a causa del Covid sulla piattaforma Mymovies.it, nell’ambito di Sguardi Go On, un progetto dell’associazione “Sguardi Altrove”. Sarà online anche l’intervista alla regista Cristina Mantis, che ci porta nel backstage del film per raccontarci le particolarità e la storia più da vicino.

“Fertilia istriana” è stato girato lo scorso settembre proprio tra le vie della città di fondazione ora frazione di Alghero, che la regista ha definito «una piccola Istria». Gli edifici, costruiti dal regime fascista nel 1936 per accogliere originariamente la popolazione in eccesso del ferrarese, vennero destinati dal 1947 ai profughi provenienti da Istria, Fiume e Dalmazia.

A Fertilia si respira la storia di quell’esodo, rimasta sospesa e mai veramente approfondita nei libri di storia. “Fertilia istriana” è stato realizzato per festeggiare 10 anni ininterrotti di proiezioni in tutta Italia del film di Cristina Mantis “Magna Istria”, documentario sulla vicenda istriana portato a termine nel 2010. Come in “Magna Istria”, la preparazione di ricette istriane, qui riviste dalla tradizione sarda, rendono possibile l’esercizio della memoria del doloroso esodo e la non meno faticosa integrazione dei profughi che qui trovarono rifugio. Ma, a differenza di quello che successe in altri luoghi, in questa parte di mondo è germogliato l’albero dell’accoglienza, che ha favorito l’integrazione e la rinascita, facendo di Fertilia un esempio vincente d'incontro di culture che qui si tesero e si tendono la mano: la sarda e la giuliano-dalmata, l'algherese e la ferrarese. Il palpito di quanti, giunti a Fertilia in quegli anni, ancora la abitano, sarà raccolto dalla giornalista Francesca Angeleri, nipote di esuli, che, dopo aver percorso l’Istria in lungo e in largo, si perde nelle vie di Fertilia intitolate alle città.

Mauro Tedde



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