Morte sul lavoro, lunedì l’autopsia sul corpo di Lidio Piras
ALGHERO. Verrà conferito lunedì mattina l’incarico al medico legale per l’effettuazione dell’autopsia sul corpo di Lidio Piras, l’operaio di 51 anni di Nurachi morto mentre lavorava alla manutenzione...
17 aprile 2021
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ALGHERO. Verrà conferito lunedì mattina l’incarico al medico legale per l’effettuazione dell’autopsia sul corpo di Lidio Piras, l’operaio di 51 anni di Nurachi morto mentre lavorava alla manutenzione di una cisterna di gas in un condominio di via Costa. La perizia dovrebbe invece svolgersi nel pomeriggio all’Istituto di Patologia forense di Sassari. É molto probabile che nella stessa giornata di lunedì il magistrato che coordina l’inchiesta iscriva le prime persone nel registro degli indagati.
Sull’incidente sul lavoro che si è verificato nella tarda mattinata di giovedì, stanno svolgendo gli accertamenti i carabinieri della compagnia di Alghero e sugli aspetti tecnici legati alla sicurezza nei luoghi di lavoro gli ispettori dello Spresal di Sassari.
Secondo le prime valutazioni, Lidio Piras - dipendente di una azienda di manutenzioni dell’Oristanese - sarebbe caduto a terra in stato di semicoscienza dopo avere respirato gas proveniente dal bombolone a causa di una perdita. Sarebbe rimasto a terra nel vano che ospita la cisterna continuando a respirare gas fino alla morte. Quando un condomino ha dato l’allarme e ha fatto scattare i soccorsi purtroppo era già troppo tardi, l’operaio era già deceduto.
L’esame del medico legale dovrà accertare le cause del decesso e soprattutto la relazione con la fuga di gas dal serbatoio. Poi il magistrato deciderà gli ulteriori passi da compiere.
Sull’incidente sul lavoro che si è verificato nella tarda mattinata di giovedì, stanno svolgendo gli accertamenti i carabinieri della compagnia di Alghero e sugli aspetti tecnici legati alla sicurezza nei luoghi di lavoro gli ispettori dello Spresal di Sassari.
Secondo le prime valutazioni, Lidio Piras - dipendente di una azienda di manutenzioni dell’Oristanese - sarebbe caduto a terra in stato di semicoscienza dopo avere respirato gas proveniente dal bombolone a causa di una perdita. Sarebbe rimasto a terra nel vano che ospita la cisterna continuando a respirare gas fino alla morte. Quando un condomino ha dato l’allarme e ha fatto scattare i soccorsi purtroppo era già troppo tardi, l’operaio era già deceduto.
L’esame del medico legale dovrà accertare le cause del decesso e soprattutto la relazione con la fuga di gas dal serbatoio. Poi il magistrato deciderà gli ulteriori passi da compiere.