La Nuova Sardegna

Alghero

Il sindaco: «Basta cartelle pazze»

di Nicola Nieddu
Il sindaco: «Basta cartelle pazze»

Mario Conoci attacca la Step: i cittadini sono sotto pressione, serve una riscossione tributi più equa

29 aprile 2021
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ALGHERO. Pioggia di cartelle esattoriali sui cittadini algheresi da parte della Step per la riscossione dei tributi comunali. Una situazione che ha generato proteste a non finire e migliaia di contenziosi all’orizzonte. Una vicenda che, con il passare delle settimane, è diventata sempre più pesante se si considera il periodo di grave crisi dovuto soprattutto alla pandemia.

Sulla questione è intervenuto il sindaco Mario Conoci il quale condanna il comportamento della Step, ricordando che dal prossimo 9 maggio, con la scadenza del contratto, la riscossione tornerà alla Secal, dunque in mano pubblica, dopo alcuni anni di gestione da parte della società privata. «Ciò significa tregua e pace fiscale per i cittadini algheresi – sottolinea il primo cittadino – non permetteremo che i contribuenti siano costretti a subire ulteriormente comportamenti che non tengono conto del contesto economico e sociale, ad esempio, consentendo l'emissione di avvisi di accertamento anche per il periodo d'imposta 2020. Un periodo d'imposta – evidenzia Conoci – che si prescrive tra cinque anni per il quale anche lo Stato non emetterà cartelle prima del 2026». Mario Conoci ha voluto spiegare la vicenda con una lettera aperta: «La condotta della Step, verso i contribuenti algheresi, è apparsa fin dal principio fortemente aggressiva». Conoci si riferisce ad esempio «alla prassi di notificare, gli avvisi di accertamento anche per periodi d'imposta che non sono a rischio di decadenza o prescrizione e contenenti pretese tributarie cumulative, comprensive di sanzioni ed interessi, relative a cinque annualità. Tale pratica, i cui profili di legittimità continueranno ad essere approfonditi - precisa il sindaco - ha non soltanto obbligato i contribuenti algheresi a far fronte o a opposizioni o a opprimenti sforzi finanziari per estinguere i debiti tributari, ma ha anche impedito loro di accedere ai benefici del ravvedimento operoso. E ancora, mi riferisco alla prassi di accertare una maggiore Imu sui terreni agricoli considerati, invece, aree fabbricabili». Il primo cittadino parla poi di Ici ed Imu, sottolineando che «la Corte di Cassazione ha stabilito il principio secondo il quale, ai fini della corretta individuazione dell'oggetto d'imposta “area fabbricabile”, occorre, non solo fare riferimento al Piano regolatore generale comunale semplicemente adottato, ma anche indagare sull'esistenza di piani programmatici sovraordinati come, ad esempio, quelli derivanti dalla pianificazione paesaggistica regionale».

Il sindaco prosegue evidenziando che: «l'unico obbiettivo di Step è la massimizzazione del profitto d'impresa. Tuttavia, ciò non può non tener conto del fatto che la condotta di un concessionario di un servizio pubblico deve essere la medesima che terrebbe l'ente pubblico direttamente. Per queste ragioni ritengo che la riscossione dei tributi sia un'attività la cui gestione deve rimanere totalmente in mano pubblica. Per queste ragioni fu costituita la Secal, una spa a totale partecipazione pubblica i cui unici obbiettivi sono l'equa riscossione dei tributi locali e il perseguimento del pareggio di bilancio. Senza utili da conseguire, dividendi da distribuire e soci privati da remunerare». Mario Conoci conclude ribadendo che non è più tollerabile il comportamento della Step, confermando «la volontà dell'amministrazione comunale di riportare il delicato compito della riscossione tributaria sotto il controllo della stessa amministrazione, tramite la propria società partecipata Secal».



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