La Nuova Sardegna

Alghero

Alghero, ancora ritardi e proteste per il luna park del porto

di Nicola Nieddu
Alghero, ancora ritardi e proteste per il luna park del porto

Al bando voluto della Regione concorrono due ditte: Matherland e Hamar. Conoci: «Sbagliato assegnare quest’area col criterio della migliore offerta»

02 luglio 2021
2 MINUTI DI LETTURA





ALGHERO. Non solo il gruppo Marengo con le attrazioni del Matherland, ma anche una ditta di Decimomannu, la Hamar, ha presentato domanda per poter installare le proprie giostre nell'area portuale di Alghero questa estate. Mentre lo scorso anno la Regione aveva deciso di andare incontro a tutti gli spettacoli viaggianti, confermando le stesse autorizzazioni del 2019, quest'anno è tornata al passato e, per poter installare nell'area demaniale della regione, è stato pubblicato un bando al rialzo.

Dagli uffici regionali, non avendo indicazioni in merito, hanno tenuto per buono quella che è stata la prassi pre pandemia. Non solo, ma la burocrazia, non va nemmeno incontro con la tempistica. Ieri sono state aperte le buste con le richieste, mentre le buste con le offerte saranno aperte successivamente, tra oggi e l’inizio della prossima settimana. Lo scorso anno, tra autorizzazioni, montaggio attrazioni e collaudo, il parco dei divertimenti Matherland ha potuto inaugurare soltanto ai primi giorni di agosto e sarebbe dovuto rimanere sino a tutto ottobre. Poi è arrivato il mondiale rally e le giostre hanno dovuto anticipare di un mese e mezzo lo smontaggio, rinunciando dunque ad un guadagno con l'accordo di poter recuperare in un altro periodo.

Dall'Anev, l’Associazione nazionale esercenti spettacoli viaggianti, già dallo scorso anno, il presidente nazionale, Maurizio Crisanti, disse che la regione Sardegna è l'unica in Italia a bandire aste al rialzo per spettacoli viaggianti: «La legge 337 del 1968 che regola lo spettacolo viaggiante – ha precisato il presidente – proibisce le aste su tutto il territorio italiano». Sulla vicenda è intervenuto il sindaco Mario Conoci: «Innanzitutto un'area così importante nel cuore della città non può essere messa al bando al miglior offerente e gestita burocraticamente, poi occorre tenere conto della crisi scaturita dalla situazione pandemica. Ci deve essere un collegamento tra Regione e Comune e decidere insieme i criteri anche per evitare che al porto possa arrivare chiunque, solo perché ha offerto più di altri». In attesa di capire quale delle due pretendenti avrà fatto l'offerta economica più alta, la Riviera del Corallo dovrà aspettare ancora per poter rivedere quello che, da oltre cinquantanni, è un appuntamento fisso dell'estate algherese al quale piccoli e grandi non vogliono comunque rinunciare.



In Primo Piano
L’industria delle vacanze

Tassa di soggiorno, per l’isola un tesoretto da 25 milioni di euro

Le nostre iniziative