La Nuova Sardegna

Alghero

La città capitale del folk catalano

di Nicola Nieddu
La città capitale del folk catalano

Dal 24 al 26 settembre festa della cultura popolare con mille tra artisti e figuranti di tutta Europa

09 settembre 2021
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ALGHERO. Oltre mille persone tra artisti, figuranti e accompagnatori, per quasi una settimana prenderanno d’assalto la città. Fanno parte degli oltre quaranta gruppi folkloristici in arrivo dalla Catalogna, tra musicisti, gruppi di ballo, corali, Bastoners, Gitanes, Diables, Capogrossos, Sarnanistes, Gigants. Un’invasione di festa grande come nella più autentica delle tradizioni catalane, con mostre, concerti, spettacoli, la rappresentanza della cultura popolare algherese e sarda, con le corali del canto algherese, i gruppi folkloristici della tradizione sarda. Il 33° Aplec internacional dal 24 al 26 settembre metterà in scena ad Alghero la festa della cultura popolare catalana che si celebra ogni anno in una località d'Europa e del mondo, da Amsterdam a Parigi, da Copenaghen a Washington a Budapest. La festa del folklore internazionale che unisce Alghero e la Catalogna si terrà nell’ambito dei festeggiamenti di Sant Miquel, ed è particolarmente attesa, tanto per l’aspetto spettacolare quanto per la valenza istituzionale che si prevede autorevole ricca di presenze catalane e sarde.

Comune e Fondazione Alghero, con il sindaco Mario Conoci e il presidente Andrea Delogu, con Gustau Navarro, delegato della sede di rappresentanza ad Alghero della Generalitat de Catalunya, in stretto contatto con Ivan Besora, presidente dell'Adifolk, stanno lavorando alle fasi di preparazione dell'evento, con la collaborazione della Fondazione Maria Carta. Saranno due i siti della città principalmente interessati dall'Aplec : la banchina Dogana del Porto e la sede del Quarter, con appuntamenti anche nell'ex Mercato Civico. «Alghero apre la strada alla Sardegna per promuovere e fortificare rapporti tra l’isola e la Catalogna – dice il sindaco Mario Conoci –. La città è orgogliosa di accogliere l’Aplec, 21 anni dopo l'evento del 2000. Per Alghero e la Sardegna, la grande festa internazionale del folklore rappresenta un’importante occasione per consolidare ancora di più le relazioni con la Catalogna, per imprimere più proficuo significato dei legami e degli interscambi tra le nostre comunità». Un appuntamento di rilevanza strategica per Alghero, «che ci fa sentire profondamente e orgogliosamente partecipi della comunità internazionale di lingua e cultura catalana e, seppur realtà numericamente piccola, siamo convinti di apportare un grande contributo a questa comunità, rappresentando al suo interno la nazione italiana», aggiunge Mario Conoci.

La grande festa della cultura popolare porterà ad Alghero figure istituzionali catalane della Generalitat e delle Diputacions, oltre a numerosi sindaci delle città di riferimento dei gruppi partecipanti. La macchina organizzativa è al lavoro per un evento molto complesso che presenta moltissime situazioni, tenuto tutte all'interno del severo quadro delle prescrizioni dovute all'emergenza sanitaria. Per questo motivo mancheranno i tradizionali castelli umani, i Castels, che per la loro esecuzione necessitano di una particolare "calca" di sostegno. Il resto dello spettacolo è immutato e si preannuncia di grande impatto.

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