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Anagrafe nel caos: «File interminabili per la carta d’identità»

Anagrafe nel caos: «File interminabili per la carta d’identità»

ALGHERO. Anagrafe al collasso con i cittadini costretti a file interminabili per rinnovare la carta d'identità. C'è gente che, per accaparrarsi un posto si presenta alle prime luci dell'alba. «Sembra...

04 novembre 2021
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ALGHERO. Anagrafe al collasso con i cittadini costretti a file interminabili per rinnovare la carta d'identità. C'è gente che, per accaparrarsi un posto si presenta alle prime luci dell'alba. «Sembra di essere tornati indietro nel tempo – hanno detto diversi cittadini, esasperati dalle lunghe attese –, non è possibile che per un semplice documento devi fare la fila ore prima. Non esiste un servizio di prenotazione telefonica, devi armati di coraggio e andare la mattina presto sperando non faccia brutto tempo e che non ci siano troppe persone prima di te».

Un disservizio segnalato da tempo sul quale puntano i riflettori i consiglieri comunali di centrosinistra, primo firmatario Raimondo Cacciotto, con una interrogazione: «Ttra l'altro – fanno notare i consiglieri di opposizione – non è sempre garantito che se arrivi presto riesci a usufruire del servizio nella stessa giornata. Diventa praticamente impossibile rinnovare la carta di identità per chi lavora, magari anche fuori sede, e per assentarsi dal proprio posto di lavoro deve programmare un permesso o richiedere un giorno di ferie senza avere la certezza di poter avere l'agognato numero». I consiglieri di centrosinistra propongono di rafforzare il servizio «disponendo l'immediato trasferimento di personale in numero adeguato e riattivare un minimo di servizio di prenotazione al fine di poter consentire a tutti, anche in relazione alle urgenze e alle date di scadenza, di poter rinnovare il documento di identità».

L'appello al sindaco Mario Conoci, da parte dell'opposizione, è quello di risolvere al più presto il problema del servizio anagrafe dove si fa leva «sulla professionalità dei pochi operatori del servizio che, pur facendo tutta la loro parte, sono oggettivamente pochi e politicamente abbandonati a se stessi».(n.n.)



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