La Nuova Sardegna

ALGHERO. L’Ente Parco di Porto Conte rischia il commissariamento. A sostenerlo sono i consiglieri comunali di centrosinistra che, in una nota, lamentano il grave ritardo nell'approvazione del bilancio di previsione. «Una grave responsabilità in capo al direttore – evidenziano Cacciotto, Sartore, Piras, Esposito, Bruno, Pirisi e Di Nolfo – che, evidentemente troppo preso dal suo impegno come segretario generale della Rete metropolitana, non ha trovato il tempo da aprile ad oggi di proporre di convocare l'assemblea per l'approvazione del bilancio di previsione 2021-2023». Sul fatto che questo genere di ritardi sia una «prassi consolidata», il sette consiglieri di opposizione, sottolineano che «basta, infatti, un giro sull'albo pretorio per verificare le date di approvazione del bilancio di previsione negli esercizi finanziari degli anni passati e rendersi conto che quanto avvenuto quest'anno è tutto fuorché una prassi». I firmatari della nota ricordano che «è compito dell'assemblea approvare lo strumento finanziario e per tale motivo risulta oltremodo incomprensibile come sia stato possibile addirittura disporre delle variazioni di un bilancio mai approvato».

Sulla vicenda, essendo l’Ente Parco di Porto Conte un’azienda partecipata del Comune di Alghero, viene chiamato in causa anche il sindaco Mario Conoci: «È ormai conclamata la sua strategia del silenzio su tutti i fronti, soprattutto quando risultano evidenti delle palesi criticità. Il primo cittadino dovrebbe, invece, quanto meno riflettere sul fatto che il Parco non si può permettere un direttore a mezzo servizio. Le responsabilità della direzione sono tante e tali che, come gli ultimi avvenimenti hanno ulteriormente evidenziato, non è proprio possibile conciliare in un solo soggetto il doppio ruolo di direttore del Parco di Porto Conte e segretario generale della Rete metropolitana». (n.n.)