La Nuova Sardegna

Alghero

Rubò la barca e aggredì il proprietario con il remo, algherese condannato

di Luca Fiori
Rubò la barca e aggredì il proprietario con il remo, algherese condannato

Quattro mesi di reclusione a un 47enne algherese accusato di lesioni gravi. L’uomo due anni fa aveva tentato di strangolare l’ex sindaco Mario Bruno

23 aprile 2022
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SASSARI. Una mattina di novembre di cinque anni fa era saltato a bordo di una barca di cinque metri, ormeggiata nel porto di Alghero, e aveva mollato gli ormeggi per allontanarsi, ma quando il figlio del proprietario gli aveva urlato di tornare indietro lo aveva aggredito, colpendolo con tutto quello che gli era capitato tra le mani.

Giuseppe Dettori, algherese di 47anni, si era accanito nei confronti di Raffaele Pensè, imprenditore algherese di 62 anni, facendolo finire al pronto soccorso con diverse ferite alla testa. Ieri mattina, difeso dall’avvocato Danilo Mattana, Dettori è comparso davanti al giudice dell’udienza preliminare Sergio De Luca che lo ha condannato a quattro mesi di reclusione per lesioni gravi.

Per lui il pubblico ministero Mario Leo aveva sollecitato una condanna a due anni di carcere, ma il suo difensore è riuscito a ottenere un grosso sconto di pena per via della parziale incapacità di intendere e di volere al momento del raptus al porto.

L’uomo, che sta scontando nel carcere di Bancali la condanna a tre anni e sei mesi per aver tentato di strangolare l’ex sindaco di Alghero Mario Bruno, il 16 novembre del 2017 era salito sulla barca dell’imprenditore Giovanni Pensè e dopo aver mollato gli ormeggi aveva puntato la prua verso l’uscita del porto.

Avvisato del furto, il figlio del proprietario dell’imbarcazione, Raffaele Pensè, era uscito dal bar di famiglia il “Mar de Plata Cafe” ed era corso verso il pontile. Giuseppe Dettori era stato invitato a rientrare in porto con l’imbarcazione appena rubata, ma quando era risalito sul molo aveva aggredito Pensè colpendolo prima con un boccaporto staccato da un’alta imbarcazione e poi con un remo e la barra di un timone.

Solo l’intervento degli uomini della capitaneria e poi degli agenti della polizia locale aveva evitato il peggio. Raffaele Pensè era finito al pronto soccorso con la diverse ferite, poi si era recato dai carabinieri per sporgere denuncia.

Due anni fa Dettori si era reso protagonista di un altro episodio che aveva creato grande scalpore ad Alghero. Il 16 giugno del 2020 Mario Bruno era stato colto di sorpresa mentre si era fermato in via Cagliari, nel centro di Alghero, per salutare alcuni conoscenti. Dettori gli si era avvicinato con la scusa di un saluto, aveva fatto finta di abbracciarlo e poi aveva tentato di strangolarlo. L’intervento provvidenziale dell’ex rugbista Paco Ogert gli aveva salvato la vita. L’uomo poi si era allontanato con le chiavi dell’auto dell’ex sindaco sottratte durante l’aggressione. Rintracciato il giorno successivo e accompagnato al pronto soccorso di Sassari, era fuggito e si era riparato all’interno di una proprietà privata nelle campagne di Olmedo prima di essere arrestato.

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