La Nuova Sardegna

Alghero

Il caso

Alghero, olio e cemento nelle caditoie: denunciate dieci attività commerciali

di Nicola Nieddu
Alghero, olio e cemento nelle caditoie: denunciate dieci attività commerciali

L'inquinamento è stato scoperto durante le pulizie del centro città

24 novembre 2022
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Alghero Olio esausto, gasolio, allacci fognari abusivi e persino cemento. Questo e altro ancora è stato rinvenuto nei canali e nei pozzetti destinati alle acque bianche, durante i lavori di pulizia delle caditoie presenti nel centro cittadino. Una decinaieci le persone denunciate all'autorità giudiziaria che dovranno rispondere di inquinamento ambientale. Per altri casi, invece, sono in corso indagini, da parte della polizia locale, per individuare i responsabili. Il lavoro di pulizia della caditoie, che in città sono circa 2700, è iniziato lo scorso mese di agosto e procede regolarmente. «A oggi – dice l’assessore all'Ambiente Andrea Montis – sono circa 1500 le caditoie su cui si è già intervenuti, dando priorità alle segnalazioni e ai punti maggiormente critici della città. L'attività è svolta con scrupolo dalla ditta Terra marina e dal personale del settore ambiente e sta mettendo in luce, grazie all'attenzione con cui viene svolta, gravi episodi di allacci e scarichi abusivi alle reti bianche. In alcune caditoie infatti – prosegue Montis – è stata rilevata la presenza di allacci abusivi da cui fuoriescono liquidi di dubbia provenienza e non sono certo acque di prima pioggia».

Dalle indagini è stato scoperto che la maggior parte delle infrazioni è da addebitare ad attività commerciali. Ad esempio, in pieno centro città, è stato scoperto uno sversamento di oli esausti in prossimità di alcune attività commerciali o di somministrazione. In altri casi, ad esempio in zona via Mazzini, si è riscontrata la presenza di malte cementizie, riversate da alcuni cantieri delle aree limitrofe, che ostruivano completamente le caditoie. In corso indagini per scarichi fognari diretti nelle rete delle acque bianche.

«Voglio ringraziare personalmente i collaboratori del settore Piras e Zanetti e la ditta Terramarina per l'attenzione svolta nei lavori – sottolinea l’assessore – i casi emersi sono stati tutti oggetto di specifiche segnalazioni per i successivi accertamenti che speriamo possano condurre ai responsabili. Lo scarico abusivo alle reti bianche – ricorda Montis – costituisce illecito e alimenta forme di inquinamento che si riversano nel nostro mare. Deplorevole e dannoso anche il gesto di riversare nelle caditoie gli oli esausti. Le attività commerciali – conclude Andrea Montis – godono di servizi dedicati ma non solo, in città di recente son stati di gran lunga incrementati i contenitori appositi per la raccolta dell'olio usato, il servizio è gratuito quindi sicuramente meno oneroso delle sanzioni previste e che son certo arriveranno».

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