Progetto Sai

Fertilia, l’ex ostello allestito per accogliere i profughi dell’Ucraina

di Nicola Nieddu
Fertilia, l’ex ostello allestito per accogliere i profughi dell’Ucraina

D’accordo il Comitato di borgata: «Una priorità»

22 aprile 2023
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Alghero L’ex ostello della gioventù di Fertilia è pronto per ospitare trentacinque extracomunitari, precisamente profughi di origine ucraina. Tanto che nei giorni scorsi alcuni operai comunali hanno allestito quattro unità immobiliari utilizzando arredi già presenti nella struttura. Ogni unità è dotata di cucina, elettrodomestici e lavatrice indipendente.

Ieri mattina il sindaco Mario Conoci ha avuto modo di confrontarsi con il console ucraino Anthony Grande, il quale ha confermato che è in attesa dei nominativi delle persone, titolari di protezione temporanea, che saranno inviate ad Alghero nelle prossime settimane. Per l'accoglienza dei cittadini ucraini, il Comune ha ottenuto un finanziamento di 700mila euro da parte del ministero dell'Interno. I progetti Sai (Servizi di accoglienza e integrazione) assicurano di far fronte alle esigenze di accoglienza ordinaria materiale e integrazione con servizi di mediazione linguistica-culturale, orientamento e accesso ai servizi del territorio, servizi educativi per minori, formazione e riqualificazione professionale, orientamento e accompagnamento all'inserimento lavorativo e abitativo, assistenza legale, sanitaria, psicologica e sociale.

Le caratteristiche principali del sistema di protezione Sai sono: il carattere pubblico delle risorse messe a disposizione e degli enti politicamente responsabili dell'accoglienza, ministero dell’Interno ed enti locali, secondo una logica di governance multilivello; la volontarietà degli enti locali nella partecipazione alla rete dei progetti di accoglienza; il decentramento degli interventi di “accoglienza integrata”; la promozione e lo sviluppo di reti locali, con il coinvolgimento di tutti gli attori e gli interlocutori privilegiati per la riuscita delle misure di accoglienza, protezione, integrazione in favore di richiedenti e titolari di protezione internazionale.

«La linea direttiva della tipologia di finanziamento – sottolinea l’assessora ai Servizi sociali Maria Grazia Salaris – è favorire l'indipendenza e l'integrazione dei soggetti per cui non sono previsti servizi mensa o lavanderia, i soggetti saranno liberi di svolgere le attività della vita quotidiana in autonomia». E la svolgeranno in una borgata, quella di Fertilia, luogo di inclusione per eccellenza. Così il presidente del comitato di quartiere della borgata giuliana, Luca Rondoni, conferma quello che è il pensiero dei residenti a Fertilia: «Benissimo ospitare i profughi ucraini. Sarebbe assurdo pensarla diversamente. L'ex ostello della gioventù, per noi, è importante come fonte di reddito meglio se gestito, ad esempio, da una cooperativa di giovani. Ora, giustamente, la priorità è dare una mano al popolo ucraino».
 

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