La Nuova Sardegna

Alghero

Via Vittorio Emanuele

Alghero, nel palazzo bruciato tornano i ladri: ancora uno smacco per i condomini

Nicola Nieddu
Alghero, nel palazzo bruciato tornano i ladri: ancora uno smacco per i condomini

L’edificio è disabitato dall’incendio di sei anni fa

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Alghero Ancora una volta il “palazzo bruciato”, come è stato ribattezzato lo stabile di via Vittorio Emanuele, è stato preso di mira dai ladri. Nei giorni scorsi qualcuno si è infatti intrufolato nell’edificio passando dal cancello che dà su via Barracu e, utilizzando un piede di porco, ha prima forzato uno dei portoncini di ingresso e poi si è introdotto in una quindicina di appartamenti disabitati da sei anni, dopo il grande incendio che li ha resi inagibili. Un nuovo smacco per i proprietari che sono in attesa che la situazione di risolva una volta per tutte, con la speranza di avviare i lavori di ristrutturazione.

Secondo quanto spiegato da alcuni condomini, dagli appartamenti aperti non sarebbe stato rubato nulla. «Le cose di valore erano già state portate via dai vari proprietari – spiega Marco Marchesi, portavoce dei condomini –. I ladri sono entrati, hanno frugato, ma, oltre l’ulteriore danno ai portoni, non sono riusciti a portare via nulla. Probabilmente cercavano gioielli e denaro. Da un appartamento è stata rimossa una piccola cassaforte, ma al suo interno non c’era niente».

Sul posto sono intervenuti polizia locale e vigili del fuoco. Un fatto che riporta dunque all’attenzione la situazione del grande palazzo disabitato. Lo scorso mese di settembre c’era stato un nuovo tentativo di mediazione con la Sofingi, la società costruttrice dell'immobile, ma non era andato a buon fine per la mancata presenza della stessa società. Ora, come evidenziano i condomini, una delle assicurazioni coinvolte, la Axa, liquiderà un ulteriore indennizzo previsto per gli interventi di ristrutturazione, che potrebbero essere sufficienti per l’agibilità della struttura. Una serie di lavori che potrebbe prendere il via nei primi mesi del prossimo anno. Una vicenda particolarmente complessa, dunque. L’ultimo tassello era proprio la mediazione, ma, evidentemente, si dovrà attendere ancora qualche mese.

Le tre perizie ordinate lo scorso anno dal tribunale di Sassari sostengono che è possibile ristrutturare il palazzo in quanto non sono presenti lesioni strutturali importanti, anche se qualcuno ha ipotizzato, invece, di ricostruire tutto da capo. Dopo le perizie dei vigili del fuoco e dei tecnici incaricati dal tribunale, la palla è passata alle assicurazioni che dovranno pagare, ognuna per le quote dei propri assicurati, i circa 7 milioni di euro di danno totale stabilito da tribunale di Sassari. Di questi 7 milioni, 2 milioni e 200mila euro serviranno per la ristrutturazione completa. «Noi condomini – sottolinea ancora Marchesi – siamo d'accordo con il fatto di iniziare il prima possibile la ristrutturazione, appena recuperata la cifra. Poi penseremo al resto dei soldi per un totale di 7 milioni di euro, che comprendono una serie di risarcimenti per le spese sostenute in tutti questi anni».

All’ipotesi di abbattere il palazzo, e dare il via a una nuova costruzione, i proprietari si sono sempre opposti. Secondo loro, infatti, la soluzione farebbe lievitare eccessivamente i costi e i tempi, probabilmente, si sarebbero allungati ulteriormente.

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