Regalo sospeso, la gara di solidarietà è partita: tanti doni per i bambini
Ad Alghero i pacchi sotto l’albero: La Nuova, Conad e Fondazione insieme per aiutare i meno fortunati
Alghero A pochi giorni dal lancio del Regalo Sospeso, l’iniziativa solidale promossa da La Nuova Sardegna insieme a Conad, Comune di Alghero e Fondazione Alghero, la città comincia a restituire le prime testimonianze di partecipazione. Il progetto, attivo fino all’Epifania, invita tutti i cittadini e cittadine a lasciare un dono nei punti Conad di via Don Minzoni, via Mazzini e via Berlinguer, trasformando un semplice gesto in un segnale concreto di vicinanza verso bambini e famiglie in difficoltà.
Tra i primi a voler dare il buon esempio c’è l’assessore alla Programmazione del Comune di Alghero, Enrico Daga, che ha scelto di partecipare con un gesto simbolico e profondamente radicato nel suo modo di intendere la comunità portando libri destinati ad adolescenti e bambini: «In un tempo in cui la tecnologia vuole sostituire l’essere umano, scegliere dei buoni libri penso sia il regalo migliore che si possa fare». L’assessore ha poi insistito su un punto decisivo: la partecipazione della città. Il Regalo Sospeso, ha ricordato, vive soltanto se ognuno sceglie di fare la propria parte. Daga lancia un messaggio: «Vogliamo dover trovare altri luoghi per contenere la vostra enorme generosità, riversatevi in tanti, il vostro regalo sospeso vi attende».
Una visione che è anche un augurio, quello di una comunità capace di moltiplicare i gesti di attenzione verso chi ha meno. Accanto alla voce delle istituzioni, arrivano anche storie intime.
Come quella di Carmela Costa, che ha deciso di donare a nome della sorella Franca, scomparsa da poco: «È sempre stata una donna generosa, anche negli anni della malattia: si è occupata degli ultimi fino a poco prima di andarsene per sempre. Oggi voglio donare in sua memoria, perché voglio portare avanti il suo modo di vedere il mondo e la sua bontà». Così, tra impegno pubblico e memoria familiare, il Regalo Sospeso inizia a costruire il suo mosaico di storie: tasselli diversi che insieme compongono il ritratto di una città che sceglie la condivisione come strada per un Natale più inclusivo.
