La Nuova Sardegna

Cagliari

Villa Gruber, sì al sequestro delle strutture

Villa Gruber, sì al sequestro delle strutture

Prescritti gli abusi edilizi, la Procura procede invece per l’occupazione illegale di area demaniale

13 giugno 2012
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CAGLIARI. Il gip ha convalidato il sequestro preventivo richiesto dal pm Emanuele Secci per le strutture abusive scoperte dalla Capitaneria e dalla Guardia di Finanza davanti alla villa della giornalista televisiva Lilli Gruber e dei suoi due fratelli, a Torre delle Stelle. Confermato che lo scivolo a mare, la rimessa per imbarcazioni e la scalinata in cemento appartengono alla casa dei Gruber e non anche ad altre ville sul mare, il pm Secci ha accertato che l’abuso edilizio risale ai tempi in cui l’edificio era proprietà del padre della conduttrice: lei e i fratelli hanno quindi ereditato la casa con le strutture abusive, ma in questo caso il reato è ampiamente prescritto. Resta invece in piedi l’accusa di occupazione illegale di area demaniale, che è un reato contravvenzionale permanente sul quale la prescrizione non ha effetto. Se non dovesse emergere altro sarà dunque solo con questa imputazione che la Procura procederà nei confronti della famiglia Gruber e considerata l’evidenza delle prove - la semplice esistenza della struttura sulla spiaggia, in pieno demanio - il pm Secci potrebbe chiedere l’emissione di un decreto penale di condanna. Una decisione sarà assunta nelle prossime settimane, quando la Capitaneria avrà concluso gli accertamenti richiesti dal pubblico ministero. La giornalista - in una nota diffusa nei giorni scorsi - ha spiegato di aver ricevuto la casa in eredità dal padre e di non aver ricevuto alcuna contestazione. A scoprire l’abuso sono stati gli uomini della Capitaneria insieme alla Guardia di Finanza, che controllava beni di lusso per verificare eventuali evasioni fiscali. (m.l)

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