La Nuova Sardegna

Cagliari

Nuovi guai per Sitzia di Ocean Med Fish: «Evasi 1,5 milioni»

di Stefano Ambu
Nuovi guai per Sitzia di Ocean Med Fish: «Evasi 1,5 milioni»

Pesanti accuse, denuncia per infedele dichiarazione fiscale: la Gdf sequestra titoli e obbligazioni per la stessa somma

27 luglio 2012
3 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI.

Grossa evasione fiscale scoperta dal nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza agli ordini del colonnello Alessandro Marin nelle attività commerciali di Carlo Sitzia, uno dei titolari della Ocean Med Fish, l’ingrosso ittico con vendita al dettaglio in via Ticca lungo la statale 554 in cui il 4 dicembre 2008 vennero sequestrate 123 tonnellate di pesce marcio. L’evasione messa in luce adesso dai finanzieri ammonta a un milione e cinquecento mila euro, secondo l’accusa mossa al commerciante questi non avrebbe denunciato redditi nella misura di tale rilevante somma e i militari hanno messo in atto il cosiddetto sequestro preventivo per equivalente su somme in denaro, titoli e obbligazioni.

Carlo è il padre di Massimo e Noemi Sitzia, vennero tutti denunciati per frode in commercio in seguito al blitz delle Fiamme gialle. Dopo quella vicenda che va tuttora avanti in sede processuale, gli uomini della Tributaria hanno avviato alcuni controlli di tipo fiscale fino a ricostruire i movimenti dei redditi dei diversi componenti della famiglia. In sostanza, quel che è emerso e che trapela dalle indagini è che l’unico fornitore delle rivendite di via Ticca di cui sono titolari Massimo e Noemi Sitzia era il padre Carlo, titolare, a sua volta, di una distinta società. Ma, al di là delle differenziazioni formali, la famiglia risulta che lavorasse assieme, in perfetta sintonia e con i medesimi obbiettivi.

Carlo Sitzia stavolta è stato denunciato per infedele dichiarazione fiscale, i militari nel blitz bancario gli hanno messo sotto sequestro un patrimonio equivalente alla somma che si ritiene sia stata evasa. Nell’istituto di credito c’erano 30 mila euro nel conto corrente che è stato bloccato, così come la carta di credito, il resto, per arrivare fino al milione e cinquecento mila euro, è stato recuperato sotto forma di titoli e obbligazioni.

Carlo Sitzia non può toccare più nulla di questi prodotti finanziari, il provvedimento di sequestro è stato firmato dal gip Giampaolo Casula, il sostituto procuratore della Repubblica che ha condotto l’inchiesta sull’evasione fiscale è Paolo De Angelis.

Sul piano penale il processo farà il suo corso, ma per quanto riguarda i beni sequestrati il titolare di questi può decidere di lasciarli così come sono oppure, se vuole riaverli e anche beneficiare degli sconti di pena previsti per chi assume comportamenti concilianti, deve presentarsi all’Agenzia delle Entrate e pagare il suo debito, con le ricevute dell’avvenuto pagamento può chiedere al giudice di essere ammesso ai benefici di legge.La situazione fiscale fotografata dai finanzieri riguarda un determinato periodo dell’attività di Sitzia. La vicenda dei molluschi e crostacei marci trovati nelle celle frigorifere del deposito di via Ticca fece molto scalpore per la dimensione della frode commerciale. Secondo l’accusa i prodotti arrivavano da luoghi diversi da quelli dichiarati poi sull’etichetta. Sul pesce marcio, nello stabilimento di via Ticca avvenivano delle lavorazioni che ne dovevano nascondere la non freschezza. Nell’inchiesta furono coinvolti anche i funzionari Asl che facevano i controlli dei prodotti. (a.s.).

In Primo Piano
Turismo

In Sardegna un tesoretto di 25 milioni dall’imposta di soggiorno: in testa c’è Olbia

di Salvatore Santoni
Le nostre iniziative