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Cagliari

Due donne morte dopo il parto a Cagliari, salvi i neonati

Due donne morte dopo il parto a Cagliari, salvi i neonati

Una ginecologa di 37 anni è morta nella clinica Villa Elena, dove lavorava, subito dopo avere messo alla luce il suo secondo figlio. Una ragazza di 32 anni di Quartu, invece, è morta al Brotzu una settimana dopo il parto

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CAGLIARI. È morta nella clinica dove lavorava come ginecologa, subito dopo aver dato alla luce il suo secondo figlio, davanti agli occhi dei colleghi. Vittima una donna di 37 anni, Simonetta Sulis, originaria di Samugheo (Oristano) lontana parente di Rossella Urru - la cooperante sarda da poco liberata dopo nove mesi di prigionia in Africa - ma residente a Quartu Sant’Elena (Cagliari), già madre di un bimbo di 5 anni.

La donna, ginecologa nella clinica Villa Elena, nel centro di Cagliari, martedì scorso ha dato alla luce il suo secondo figlio. Dopo poco sono sorte delle complicazioni e la donna è stata sottoposta ad un intervento chirurgico proprio dai suoi colleghi. È morta per una «coagulazione intravascolare disseminata», un’emorragia impossibile da bloccare.

La una gravidanza, a quanto si è appreso, era trascorsa senza complicazioni. Sulla morte della ginecologa la magistratura ha aperto un’inchiesta. Oggi verrà eseguita l’autopsia che chiarirà le cause del decesso.

La seconda drammatica vicenda, invece, è iniziata una settimana fa. Una trentaduenne di Quartu Sant’Elena (Cagliari) ha partorito una bimba all’ospedale Brotzu, con il taglio cesareo. La neonata è nata senza problemi ma le condizioni della mamma sono peggiorate rapidamente a causa di una gestosi gravidica. Dopo alcuni giorni di agonia la donna è morta. I familiari hanno dato l’autorizzazione alla donazione degli organi.

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