La Nuova Sardegna

Cagliari

Aliquote Imu: si può fare molto di più

di Stefano Ambu
Aliquote Imu: si può fare molto di più

Carta (Pd): «Il tema delle imprese è ancora da affrontare». Serra (Udc):« Abbassare l’aliquota per gli immobili strumentali»

10 maggio 2013
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CAGLIARI. Aliquote Imu ribassate, va bene. Ma si può fare anche di più, soprattutto per le imprese che in questo momento non se la passano molto bene. Tenendo presenti due coordinate che diventano anche due condizioni: il bilancio di previsione in arrivo in Consiglio comunale e soprattutto le mosse e le modifiche del governo sul regolamento dell'imposta erede dell'Ici e sui tributi locali a cominciare dalla Tares. È la richiesta che arriva in un'ordine del giorno siglato da diciassette consiglieri, primo firmatario il capogruppo del Pd Davide Carta: sarà l'argomento chiave della prossima seduta dell'assemblea civica. Meno Imu – questo il contenuto dell'odg – non solo per i commercianti, ma anche per le case date in locazione a canone concordato o agli studenti universitari. E poi altre richieste: studiare possibili rimodulazione delle aliquote per le aree agricole e per le aree edificabili e valutare la riduzione dell'aliquota e misure di detrazione per quanto riguarda gli alloggi regolarmente assegnati dagli istituti autonomi per le case popolari. «Con questo primo intervento – spiega Carta riferendosi alle ultime aliquote approvate in aula – abbiamo dato una risposta per la prima casa. Ma il tema delle imprese non è stato ancora affrontato. Ed è doveroso fare qualcosa per le tante aziende in sofferenza. Individuando dei provvedimenti ad hoc che portino benefici all'impresa. Anche quando il titolare dell'azienda non sia necessariamente proprietario dell'immobile, ma ad esempio il locatario. Cercheremo di apportare queste modifiche coinvolgendo tutti, anche l'opposizione». Non solo commercio, ma possibili ulteriori modifiche anche sui canoni concordati: «Le agevolazioni – spiega Carta – possono essere utili sia per l'emersione del "nero", sia per calmierare i prezzi». Tra gli emendamenti respinti ieri che potrebbero in qualche modo rispuntare in corsa con una modifica al regolamento Imu c'è anche quello presentato dal consigliere comunale Renato Serra (Udc). La richiesta? Abbassamento allo 0,86 dell'aliquota sugli "immobili strumentali all'attività delle imprese, destinati alla produzione di beni, servizi e allo svolgimento dell'attività commerciale e per immobili strumentali all'attività alberghiera". «Con l'Imu – ha spiegato Serra, consigliere, ma anche anche componente del direttivo di Federalberghi – gli alberghi che pagavano 60mila euro, ora ne pagano 120mila euro. Vero che le presenze sono aumentate rispetto agli anni Novanta, ma è anche vero che è aumentata l'offerta. E non c'è più nulla da spremere. Qual è il rischio? Qualcuno potrebbe anche decidere di chiudere da novembre a febbraio, i mesi meno redditizi. Con tutto quello che ne consegue anche a livello occupazionale» .

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