La Nuova Sardegna

Cagliari

La lingua sarda avanza a piccoli passi

La lingua sarda avanza a piccoli passi

Sessantotto Comuni di tre province hanno introdotto la Lsc in collaborazione con l’associazione Sa Bertula Antiga

14 ottobre 2013
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CAGLIARI. La “limba sarda comuna” avanza a piccoli passi, si diffonde come il corso dei torrenti e spera di diventare un fiume in piena.

Per il 2014, sessantotto Comuni dell'area meridionale hanno già espresso la volontà di sperimentare la Lsc.

Anima della sperimentazione del “sardo comune” è l'associazione culturale Sa Bèrtula Antiga, nata nel 2005, fondata da Salvatore Sarigu, presidente e rappresentante legale, da Rinaldo Spiga, vice presidente e da Giuseppe Orrù , attuale coordinatore tecnico. Due i progetti che l’associazione Sa Bertula ha portato avanti nel 2013, parallelamente alla gestione degli sportelli linguistici, l'applicazione sul territorio del progetto Bilinguismu Creschet, in collaborazione con l'Università di Edimburgo con Antonella Sorace, ordinaria di Linguistica Acquisizionale presso la stessa Università e un secondo progetto, raccolto dai 68 comuni delle province di Cagliari, Carbonia Iglesias e Medio Campidano, la diffusione della “Limba sarda comuna” nelle pubbliche amministrazioni. Tra le 68 amministrazioni che hanno aderito al progetto Lsc, Villasor, Nurri, Sant’Antioco, Arbus, Barumini, organizzate in aggregazioni con un comune capofila . «Per quanto riguarda “Bilinguismu Creschet” – spiega Salvatore Sarigu – abbiamo fatto conoscere i risultati scientifici sulle capacità cognitive dei bambini bilingui: risultati che funzionano perfettamente anche con un bilinguismo applicato ad una lingua minoritaria e quindi funziona perfettamente anche con il bilinguismo sardo-italiano. La nostra sede è a Vallermosa ed abbiamo iniziato a progettare i primi progetti di valorizzazione della lingua sarda a partire dal 2006 grazie alla Legge 482/99, mentre altri progetti di tutela della lingua e della cultura sarda erano stati organizzati con la legge regionale 26/97. Ad oggi abbiamo 32 collaboratori e lavoriamo nel 90% dei Comuni della provincia di Cagliari, Carbonia - Iglesias e Medio Campidano. Lavoriamo – aggiunge – con l'idea di elevare il sardo alla stessa dignità della lingua italiana e soprattutto diffondere e far conoscere il sardo come una lingua assolutamente normale. Il nostro è uno sforzo continuo per dimostrare che la lingua sarda è una lingua viva e vegeta e che si presta ad affrontare anche il mondo attuale. Abbiamo avviato le sperimentazioni di corsi di lingua sardo - inglese e di corsi di informatica in cui la lingua veicolare è unicamente il sardo. Questi progetti sperimentati nel Sulcis Iglesiente hanno avuto e stanno avendo molto successo e gradimento da parte delle persone.

l'Associazione Culturale Sa Bèrtula Antiga – conclude Sarigu – è assolutamente convinta che la lingua sarda debba avere una convenzione ortografica unica, perché questa è la storia delle lingue più importanti del mondo, è un processo naturale ed il sardo è una lingua normale come tutte le altre lingue. La sperimentazione della Lsc sta procedendo molto bene, seppur con fatica, e stiamo registrando continuamente e sistematicamente tutte le osservazioni, i dubbi, le perplessità, ma anche le valutazioni positive su questo standard ortografico, che ricordo arricchisce i dialetti locali che continueranno ad essere parlati liberamente e senza condizionamento. Tutto il nostro lavoro verrà poi discusso democraticamente e professionalmente per apportare, la dove necessario e possibile, degli emendamenti alla Lsc, per fare del sardo una lingua da mostrare al mondo e che possa servire nel quotidiano degli anni 2000 ».(f.t.)

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