La Nuova Sardegna

Cagliari

Magliette pro Raciti durante la Festa della polizia a Cagliari

Magliette pro Raciti durante la Festa della polizia a Cagliari

Le hanno indossate quattro agenti in risposta all’ultrà napoletano Genny “a carogna”. Questore: «Reati in calo, più collaborazione con forze polizia»
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10 maggio 2014
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CAGLIARI. «Filippo Raciti vive in noi...». È la frase stampata sulle magliette di quattro agenti del Reparto mobile di Cagliari che questa mattina hanno presenziato alla Festa della Polizia. Una frase in risposta a quella vista sulla maglia di Genny «a carogna» durante la finale di Coppa Italia Napoli-Fiorentina, anticipata da scontri e feriti a Roma. Gli agenti erano presenti nel momento in cui è stata apposta una corona di fiori davanti al monumento ai caduti della Polizia di stato e poi hanno partecipato alla cerimonia per il 162/o anniversario della fondazione. «Saluto i parenti delle vittime del dovere - ha detto il questore di Cagliari Filippo Dispenza - questa aula magna è stata da poco intitolata all'ispettore Giuseppe Mastino. Voglio ricordare l'assistente capo Luca Tanzi morto durante l'alluvione. Questa è la Polizia in cui mi riconosco, che si sacrifica per il proprio dovere». Nel suo discorso il Questore ha affrontato diversi aspetti della sicurezza cittadina e non solo e del lavoro svolto dalla polizia di Stato. «La sicurezza è un sistema integrato - ha evidenziato Dispenza - partecipano i militari, le forze di polizia, le polizie locali. È lo Stato che fa sistema di sicurezza».

«A Cagliari, secondo le ultime analisi, c'è stata una riduzione dei reati dell'11 per cento. Questa è una cosa buona - ha commentato il questore - ma rimangono alcuni problemi. In questa regione e in questa provincia c'è molta droga. Lo dimostrano tutte le operazioni portate a termine dalla squadra mobile, ma anche da carabinieri e guardia di finanza. Dobbiamo tenere sempre alta l'attenzione su questo fronte. La droga si combatte nelle scuole, con l'educazione. Dico ai ragazzi di non raccogliere messaggi subliminali su droghe leggere e droghe pesanti. Chi consuma droga da una mano al crimine organizzato». Il questore si è poi soffermato sui crimini di tipo predatorio («non hanno grande presa in questa Regione, ma è quello che ci preoccupa di più, come le rapine in casa e agli anziani») e sugli atti intimidatori («sono tantissimi e si combattono con la collaborazione con le forze di polizia. Si parla di omertà in Sicilia e Calabria ma anche qui ci vuole più collaborazione con le forze di polizia»). Infine il questore si è complimentato con la Squadra mobile, la Digos, la Squadra volante, il reparto prevenzione crimine, la polizia amministrativa e tutte le varie specialità per l'ottimo lavoro svolto. La cerimonia si è conclusa con la consegna degli encomi agli agenti che si sono distinti per particolari operazioni.

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