Nuove frontiere della diagnosi precoce dell’ictus: al Brotzu un corso con superesperti
E’ una delle prime cause di morte del mondo occidentale, colpisce bambini, giovani e adulti, l'origine è di natura congenita nei giovani, dipende molto dagli stili di vita negli adulti
CAGLIARI. Sono stati fatti passi avanti nella prevenzione e nella diagnosi tempestiva, ma l’ictus ischemico cerebrale, cioè quel colpo dentro la testa che improvvisamente spegne la coscienza e a volte, spesso, lascia strascichi invalidanti anche dopo il superamento della fase acuta, resta un problema di salute importante nel mondo occidentale e una delle prime cause di morte.
Ci sono due tipologie di ictus, con diverse cause.
Nei bambini e nei giovani la causa principale dell’ictus può essere congenita. Negli adulti dipende molto dagli stili di vita: è ormai noto che un buon controllo della pressione arteriosa, dei livelli di colesterolo nel sangue e l'astensione dal fumo rappresentano efficaci misure di prevenzione dell'ictus nell'adulto. La tempestività della diagnosi, poi, è fulcro fondamentale per il trattamento dell'ictus cerebrospinale e delle sue conseguenze.
Nel tempo sono stati fatti progressi importanti nei metodi di diagnosi, all’ospedale Brotzu il prossimo 5 luglio (Aula Atza) si terrà un corso di Imaging delle lesioni ischemiche cerebrali (col sostegno della Fondazione Banco di Sardegna) che intende offrire a radiologi, neurologi, specialisti in medicina d'urgenza e tecnici di radiologia un aggiornamento sulla diagnostica in fase acuta dello stroke cerebrospinale.
Relatori saranno autorevoli esperti di rilievo internazionale, quali Massimo Gallucci dell'Università dell'Aquila, attuale presidente della Associazione Italiana di Neuroradiologia, e Timo Krings dell'Universita' di Toronto.