Morte Gaia Costa a Porto Cervo: lunedì 14 luglio l’autopsia, martedì i funerali
Via agli accertamenti sul corpo della 24enne di Tempio investita sulle strisce mentre andava a lavorare
Porto Cervo L’autopsia sul corpo di Gaia Costa, la 24enne di Tempio investita sulle strisce pedonali a Porto Cervo mentre andava a lavorare, è il primo degli accertamenti disposti dalla Procura di Tempio per fare luce sulle cause dell’incidente costato la vita alla ragazza. Indagata per omicidio stradale la manager tedesca Vivian Spohr. Il procuratore Gregorio Capasso che segue l’inchiesta insieme alla sostituta Milena Aucone, ha voluto anticipare a domani l’esame autoptico, inizialmente previsto per mercoledì, per poter accelerare i tempi per la restituzione del corpo della ragazza alla propria famiglia e celebrare così anche il funerale in una comunità in lutto e ancora sotto choc per la perdita di una giovane vita. Lunedì alle 14 sarà conferito l’incarico al medico legale Salvatore Lorenzoni e subito dopo comincerà l’esame autoptico. L’ultimo saluto a Gaia è invece stato fissato per martedì 15, con inizio alle 17,30 nella Cattedrale di San Pietro a Tempio.
I difensori dell’indagata, gli avvocati Angelo Merlini e Alessandro Vitale, hanno nominato come consulente di parte il medico legale Ernesto D’Aloja. I genitori della giovane vittima, Alfredo Costa e Debora Caffiero, e il fratello maggiore, assistiti dall’avvocato Antonello Desini, hanno nominato come consulente di parte il medico legale Francesco Serra. Nelle mani degli investigatori c’è un filmato del servizio di videosorveglianza che ha immortalato la tragedia di via Aga Khan. È stato già acquisito dai carabinieri di Porto Cervo che si stanno occupando delle indagini ed è al vaglio degli inquirenti. Un contributo importante per la ricostruzione dell’incidente, da cui potrebbero emergere anche elementi per capire come mai la donna al volante del Suv non abbia visto Gaia Costa attraversare la strada. Secondo una prima ricostruzione si sarebbe fermata per far passare dei pedoni ma nel momento in cui ha ripreso la marcia non avrebbe visto la ragazza, travolgendola in pieno. Una distrazione o l’uso del telefono, potrebbero essere all’origine dell’incidente. Ma saranno le indagini a chiarire questo aspetto. Suv e cellulare sono sotto sequestro. Un altro accertamento importante sarà la ricostruzione della dinamica dell’incidente. Accertamento che la Procura disporrà non appena la polizia giudiziaria completerà l’attività d’indagine.