La Nuova Sardegna

Cagliari

Arbus, dopo la devastazione del fuoco, si fa la conta dei danni

di Luciano Onnis
Arbus, dopo la devastazione del fuoco, si fa la conta dei danni

Investita dalle fiamme una superficie di duemila ettari. In ginocchio decine di aziende agricole e zootecniche

05 luglio 2014
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ARBUS. Sembra tornata alla normalità, per quanto normale possa considerarsi un paesaggio spettrale, la situazione nella vallata fra Arbus e Gonnosfanadiga, sotto il compendio montano del Linas, da giovedì pomeriggio e fino a ieri in tarda mattinata in ostaggio di un gigantesco incendio che, con un fronte di circa 6 chilometri, ha investito oltre duemila ettari di superficie coperta da boschi di lecci e ricca di colture orticole e frutticole, nonché popolata da decine di aziende agricole a conduzione familiare e cinque agriturismo. In ginocchio decine di aziende agricole e zootecniche a conduzione familiare che si sono viste distruggere dal fuoco le strutture abitative e produttive e uccisi gli animali. Anche due dei cinque agriturismo evacuati hanno riportato danni notevoli, mentre è stata smentita seccamente dalle forze antincendio operanti che il fronte del fuoco si sia avvicinato pericolosamente alla casa di reclusione di Is Arenas e all’oasi Wwf di Scivu, rimasti sempre a distanza di sicurezza dal rogo, che in alcun punto ha superato il passo Bidderdi. Le operazioni di bonifica eseguite al termine dello spegnimento del rogo da parte di un imponente schieramento di forze antincendio aeree e a terra, sembrano al momento reggere. Tutti i focolai residui sono stati spenti, ma c’è sempre il timore che qualcuno sia ancora attivo sotto la coltre di cenere e fra i tronchi delle piante bruciate, e che possa da un momento all’altro riprendere vigore. Corpo forestale e Protezione civile tengono costantemente sotto controllo il territorio attraverso le vedette fisse dislocate nelle alture strategiche e diverse pattuglie perlustrano la zona. I danni sono ancora da quantificare, ma già gli esperti parlano di cifre plurimilionarie. Le amministrazioni comunali di Arbus e di Gonnosfanadiga hanno chiesto il riconoscimento dello stato di calamità. Incendi si sono registrati contestualmente al disastro ambientale che ha colpito Arbus e Gonnosfanadiga anche a Guspini (dove è stata anche evacuata la Comunità Betania per disabili che sorge in località Terramaistus), a Villacidro e a Furtei.

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