La Nuova Sardegna

Cagliari

Crea un meccanismo mortale per nascondere la droga

Crea un meccanismo mortale per nascondere la droga

Cagliari, la polizia arresta un 37enne che aveva in casa piante di cannabis e foglie già essiccate

12 agosto 2014
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CAGLIARI. Aveva collegato alla porta della sua abitazione un meccanismo artigianale che avrebbe potuto folgorare chiunque l'avesse aperta, tutto per proteggere la sua attività di spaccio di droga. Ma i poliziotti con l'aiuto dei tecnici dell'Enel e dei vigili del fuoco sono riusciti a entrare in casa. Hanno arrestato a Cagliari per furto di energia elettrica, detenzione e spaccio di droga Roberto Atzori, di 37 anni.

Gli agenti sono intervenuti dopo la segnalazione di una inquilina del palazzo la quale aveva notato che da un foro nel soffitto colava del liquido che sembrava infiammabile. Arrivati sul posto i poliziotti hanno capito che il foro era riconducibile a un tubo di areazione tappato da cui colava acqua sporca collegato all'appartamento di Atzori.

L'uomo era noto per reati legati allo spaccio di droga e, in passato, la sua abitazione era stata perquisita dai carabinieri che per entrare avevano dovuto rendere inoffensivo, anche in quel caso, un meccanismo mortale collegato alla porta. Hanno aperto con cautela e una volta dentro hanno trovato una pianta di canapa indiana e altre foglie già essiccate, il congegno artigianale utilizzato per proteggere la porta e una paletta dell'Anas di cui Atzori non ha saputo giustificare la provenienza.

Dai successivi controlli a cui hanno preso parte anche i tecnici dell'Enel, intervenuti per disattivare il contatore e rendere inoffensive eventuali altre trappole elettriche, è emerso che l'uomo aveva creato un collegamento abusivo alla linea elettrica.

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