La Nuova Sardegna

CAGLIARI. Trent'anni di carcere: è la richiesta dell'accusa nei confronti di Giuseppe Pintus, 37 anni, di Villacidro, che il 23 settembre 2013 ha ucciso l'ex fidanzata Marta Deligia. La richiesta di condanna è stata formulata questa mattina dal pm Danilo Tronci, davanti al giudice di Cagliari Giuseppe Pintori accusato di delitto brutale, per il quale la procura contesta l’aggravante della premeditazione.

La richiesta di condanna arriva a pochi giorni del 25 novembre, Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne.  

Pintus, che dopo l’arresto ha confessato, non riusciva ad accettare la fine della relazione con la vittima: continuava a farle regali, che lei rimandava indietro, a mandarle messaggi d’amore e d’odio oltre a seguirla ovunque. Lei si era trovata sempre più isolata ma non si decideva a denunciarlo.

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«Non gli voglio male, voglio solo che capisca e mi lasci vivere», era questa la frase che Marta Deligia continuava a ripetere ai carabinieri ai quali si era rivolta per chiedere un aiuto. Lui non si dava pace, voleva parlarle, ma lei rifiutava di incontrarlo. Così si era appostato sotto casa della ragazza, aveva atteso che lei uscisse per andare al lavoro e, dopo una breve discussione, le aveva stretto il braccio attorno al collo. Poi, dopo aver caricato il cadavere della giovane in auto, era fuggito.

L’udienza è stata aggiornata al prossimo 15 gennaio quando la parola passerà alla difesa e alle parti civili.