La Nuova Sardegna

Cagliari

nel sulcis

Otto lavoratori in nero scoperti in aziende agricole

Gian Carlo Bulla

Operazione dei carabinieri di Cagliari e della Direzione territoriale del lavoro: controlli a Donori, Barrali e Giba per contrastare il caporalato e lo sfruttamento della manodopera clandestina

10 settembre 2015
2 MINUTI DI LETTURA





DONORI. Proseguono i controlli disposti dai carabinieri e dal ministero del Lavoro  per contrastare e prevenire il fenomeno del caporalato ed in generale dello sfruttamento della manodopera clandestina e irregolare nel settore agricolo.

I carabinieri del comando provinciale di Cagliari, coadiuvati dai colleghi del nucleo ispettorato del lavoro e delle stazioni di Barrali, Donori e Giba, nonché da personale della Direzione territoriale del lavoro di Cagliari e Oristano,  hanno controllato sei aziende agricole.

In due di esse hanno accertato  la presenza di otto lavoratori occupati completamente in nero, di cui uno di nazionalità romena, utilizzati per la raccolta di frutta ( pesche e uva ), Alle due aziende agricole irregolari  sono state contestate sanzioni amministrative per complessivi 34mila 500 euro. Le due aziende sanzionate dovranno inoltre pagare  i contributi previdenziali e i premi assicurativi.

«Permane nel settore agricolo - sottolinea Antonio Zoina, direttore territoriale del lavoro di Cagliari e Oristano - la presenza di una diffusa irregolarità lavorativa relativa per lo più al ricorso al lavoro nero per una parte, circa un terzo, del personale occupato. I controlli, frutto di una sinergia territoriale esemplare tra comando provinciale carabinieri, direzione territoriale del lavoro e comando nucleo carabinieri ispettorato del lavoro diretto dal maresciallo capo Alessio Sansoni, sono eseguiti anche in funzione preventiva verso ogni possibile infiltrazione da altre realtà del deprecabile fenomeno del caporalato e dello sfruttamento lavorativo in agricoltura».

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative