Cagliari, vigile del fuoco di cent'anni: festa grande a Is Mirrionis
Efisio Serri circondato da figli e nipoti racconta la sua vita di sacrifici e riconoscimenti: "Ho avuto molte soddisfazioni, sono anche cittadino onorario di New Orleans"
CAGLIARI. «Ai giovani vigili del fuoco posso dire solamente di comportarsi bene, lavorare ed essere onesti, al resto ci pensa Dio. Con i pompieri ho trascorso periodi bellissimi, ero un punto di riferimento per tutti, mi sono sempre fatto rispettare, bisticciando anche con i comandanti quando le cose non andavano bene».
È lucido, e nella forza delle sue parole c'è l'energia di chi è sopravvissuto alla guerra e alle difficoltà, Efisio Serri, che oggi compie cento anni ed è il vigile del fuoco più anziano di Cagliari. Ha prestato sevizio nei pompieri dal 1939 al 1962 a Cagliari, Oristano e Iglesias partecipando a numerosi interventi di soccorso, ma anche come rappresentante sindacale accompagnando i vari comandanti nelle visite ufficiale anche all'estero.
«Sono stato nominato cittadino onorario di New Orleans - racconta seduto sulla sua poltrona mentre i parenti, ma anche tanti residenti del quartiere di Is Mirrionis a Cagliari sono andati a trovarlo per festeggiare le cento candeline - ho ricoperto diversi incarichi, nel periodo della guerra ho lavorato anche in mensa, sono stato segretario del sindacato». Serri ricorda le discussioni - che lui chiama bisticci - con i vari comandanti. «Una volta ho litigato perché ci avevano trasferiti in un'altra sede che non era adeguata per noi. Mi facevo rispettare e tutti mi volevano bene».
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È entrato nei vigili del fuoco nel periodo della guerra. «Prima lavoravo all'università - racconta - sono sempre rimasto legato ai pompieri». Serri era povero e con orgoglio sottolinea come con il suo lavoro sia stato capace di dare da mangiare alla famiglia. «Ho sistemato i miei figli, dato loro un lavoro, sempre con onestà e sacrificio - dice - adesso ho un cognato e due nipoti vigili del fuoco».
Padre di quattro figli, Efisio Serri ha 11 nipoti e 10 pronipoti. Ricorda i bombardamenti su Cagliari. «Bombardarono la caserma, noi eravamo in una stanza, per fortuna la bomba non esplose». Nel corso dei festeggiamenti, a cui hanno preso parte alcuni colleghi e l'associazione nazionale, gli è stata consegnata una targa e un quadro in cui è stata inserita la relazione di servizio di un intervento del 1950 che lo aveva visto protagonista. (Manuel Scordo/Ansa)