La Nuova Sardegna

Cagliari

Cagliari, falsificava ricette mediche: denunciata una donna

I carabinieri con alcune ricette trovate in casa della donna denunciata (foto Mario Rosas)
I carabinieri con alcune ricette trovate in casa della donna denunciata (foto Mario Rosas)

I carabinieri hanno sorpreso un suo familiare con una prescrizione che era stata contraffatta dalla 41enne. A casa c'erano quantitativi di farmaci che andavano ben oltre il fabbisogno di una persona in cura

02 ottobre 2015
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CAGLIARI. Falsificava ricette mediche, i carabinieri di San Bartolomeo l'hanno scoperta e denunciata. Da alcuni anni secondo l'accusa la donna di 41 anni, attraverso pc e relativa stampante falsificava le ricette mediche con i timbri di almeno tre medici (alcuni dei quali, nel mentre, non solo sono andati in pensione, ma anche deceduti), poi le presentava o le faceva presentare (a terzi per cui sono in corso ulteriori accertamenti) in farmacia per l’acquisto di farmaci (tipo ansiolitici , antidepressivi e sonniferi).

L’epilogo è di ieri sera, quando, durante un servizio di osservazione organizzato dai carabinieri, i militari hanno fermato ed identificato un congiunto-convivente della donna mentre esibiva un ulteriore certificato contraffatto per l’ennesimo acquisto dei medicinali; è seguita una perquisizione al loro domicilio, all’esito della quale sono stati rinvenuti ingenti (non certo compatibili con l’uso personale, quand’anche ci fosse) quantitativi di medicinali di specie e numerose, relative ricette contraffatte.

All’atto del fermo ai fini dell’identificazione la persona fermata riferiva di aver ricevuto la ricetta dalla donna, la quale, a sua volta, nel corso della perquisizione si giustificava riferendo di essere in cura presso un centro cittadino di igiene mentale e che falsificava le ricette per dichiarata insufficienza di quanto regolarmente prescrittole/somministratole, rispetto al suo fabbisogno.

Le indagini hanno stabilito inoltre che il quantitativo acquistato solo nell’ultimo mese (circa 40 scatole) è inequivocabilmente esagerato (a rischio di compromettente pregiudizio della salute) per la cura di una persona, per cui si sta ulteriormente indagando se l’attività possa nascondere indebite cessioni/vendite a terzi.

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