La Nuova Sardegna

Cagliari

Cagliari, grande distribuzione: sciopero per il nuovo contratto

Nell'isola i lavoratori dipendenti delle città mercato sono cinquemila, presidio in piazza Yenne dalle 9 alle 13

06 novembre 2015
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CAGLIARI. Prima giornata di sciopero anche in Sardegna, domani, per i lavoratori della grande distribuzione che protestano contro le associazioni Federdistribuzione, Confesercenti e Cooperazione per il mancato rinnovo del contratto. Due gli scioperi previsti a livello nazionale da Filcams Fisascat e Uiltucts, il 7 e il 19 novembre 2015.

Per il primo appuntamento, domani mattina, le categorie regionali del settore, che nell’Isola conta cinquemila buste paga, hanno organizzato un presidio a Cagliari, in piazza Yenne, dalle 9 e 30 alle 13.

Le ragioni della protesta sono legate alle richieste - «inaccettabili» per i sindacati - delle parti datoriali che hanno proposto un aumento salariale di 85 euro lordi ma solo dal 2016, negando ogni aumento per gli anni 2014 e 2105.

Oltre a questo, Federdistribuzione, Confesercenti e Cooperazione vorrebbero cancellare gli scatti d’anzianità, non conteggiare tredicesima e quattordicesima sul Tfr, eliminare dei parte dei permessi retribuiti, distribuire le ore di lavoro nei periodi di maggiore afflusso per poi recupere in quelli di calma.

Per i sindacati - si legge in una nota - le proposte elaborate non possono essere la base di una trattativa ma rappresentano un tentativo palese e provocatorio di cancellare il contratto collettivo nazionale, destrutturando tutto, dagli orari di lavoro fino agli aumenti salariali. Non a caso, nel corso del confronto, le associazioni datoriali si sono rifiutate di prendere in considerazione la piattaforma rivendicativa presentata da Filcams, Fisascat e Uiltucs. Da qui la decisione della mobilitazione e dei primi due scioperi che hanno compattato le organizzazioni su un unico fronte.

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