La Nuova Sardegna

Cagliari

Cagliari, sla: nuovo sciopero della fame di Salvatore Usala

Salvatore Usala
Salvatore Usala

Il riordino dell'assistenza domiciliare e i tempi del bando per i caregiver secondo il presidente del Comitato 16 novembre sono incompatibili con gli inderogabili bisogni dei malati non autosufficienti

17 novembre 2015
2 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. Salvatore Usala, malato di Sla e portavoce del Comitato 16 Novembre per i diritti dei non autosufficienti, ha annunciato l’inizio di un nuovo sciopero della fame (al 50% del fabbisogno calorico) e l’ennesima protesta contro la Regione. «Il 24 novembre dalle 10.30 saremo in presidio permanente in viale Trento 69, faremo lo sciopero totale: alimentazione, idratazione e terapie», fa sapere Usala, anche a nome di Viva la Vita Sardegna onlus, per poi spiegare le ragioni delle contestazioni mosse all’assessore alla Sanità Luigi Arru: il bando per i caregiver annunciato dalla Regione è uscito, consente di presentare domanda, ma mancano programma criteri di selezione e gara d’appalto per le agenzie certificate, evidenzia Usala: «L’assessorato al Lavoro prevede di iniziare fra 8-9 mesi, ci vogliono due anni per un corso di 90 ore, bella efficienza».

Altro punto dolente è il riordino dell’assistenza domiciliare integrata per i malati gravi della Asl 7 di Carbonia, contestato dai pazienti, cui si aggiunge la sperimentazione di un progetto di assistenza domiciliare infermieristica proposto da Usala. «Cosa propone l’assessore? Un corso ridotto per prendere tempo. I nostri assistenti ci gestiscono 20 ore al giorno», spiega il portavoce del Comitato 16 Novembre, «hanno solo bisogno di aggiornamento in itinere».

Sono tre le richieste avanzate da Usala al presidente della Regione: il ripristino di 4 milioni 607mila euro di fondi nazionali riservati che, secondo Usala, sono stati «impropriamente» usati per pagare fondi ordinari; il ripristino immediato dell’Adi gestita dalle rianimazioni nella Asl 7; 24 ore di assistenza infermieristica. «Visto che volete la sicurezza sanitaria, spenderete 263mila euro a malato», accusa Usala.

«Col mio progetto 74mila, con un risparmio di 8,7 milioni, praticamente non spendete nulla. Ma il mio progetto e i corsi non ci interessano più, visto che ci vogliono anni. Serve un aggiornamento programmato, peggio per i conti regionali».

In Primo Piano
La polemica

Pro vita e aborto, nell’isola è allarme per le nuove norme

di Andrea Sin
Le nostre iniziative