La Nuova Sardegna

Cagliari

Intimidazioni al docente, Giacomo Cao: "Il distretto aerospaziale non è un gioco di guerra"

Alessandra Sallemi
Il professor Giacomo Cao (foto Mario Rosas)
Il professor Giacomo Cao (foto Mario Rosas)

Per la seconda volta in cinque mesi il presidente del Dass viene indicato in manifesti anonimi affissi nella facoltà di Ingegneria come il sostenitore di attività militari. La Cgil: "Il Distretto è una realtà importantissima"

31 marzo 2016
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CAGLIARI. Il professor Giacomo Cao ordinario di Principi di ingegneria chimica e presidente del Distretto aerospaziale sardo per la seconda volta in cinque mesi è stato attaccato con manifesti anonimi che lo accusano, nella sostanza, di favorire le attività militari in Sardegna e quindi di promuovere la guerra. Strumento di questo sostegno sarebbe proprio il Dass, il Distretto aerospaziale sardo.

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Cao non si capacita di questa aggressione. Il presidente della facoltà di Ingegneria, Corrado Zoppi, e il rettore dell'ateneo, Maria Del Zompo, hanno espresso solidarietà al docente e vivo dissenso per l'intimidazione contenuta anche nell'ultimo manifesto. Ma quel che sia il docente sia il rettore in forme diverse chiedono è questo: perché scrivere manifesti in forma anonima e non promuovere incontri pubblici in cui parlare, chiedere, chiarire ed eventualmente contestare?

Cao spiega di non aver mai ricevuto una sola richiesta per organizzare dibattiti sull'attività del Dass ma anche soltanto una parola di dissenso sulla mission del Distretto che è registrato alla Camera di commercio (è un'azienda), ha una sede ufficiale (via Carbonazzi 14 presso Sardegna Ricerche, ha un sito in costruzione in cui già si dichiarano soci e scenari di lavoro.

Fin qui la forma. Poi c'è la sostanza: ciò che strabilia il docente è che si colleghi l'attività del Dass a giochi di guerra, test nelle aree militari, inquinamenti di sostanze nocive alla salute. I progetti del Distretto, spiega il docente, sono 35 e nessuno "ha niente a che vedere con la guerra". Nell'ultimo manifesto anonimo, quello affisso mentre lui, Cao, teneva lezione all'università, si cita il lanciatore Vega come qualcosa che già è stato testato nel poligono di Quirra.

Cos'è il lanciatore Vega? Cao: "E' un razzo che serve per lanciare in orbita i satelliti. C'è una trattativa in corso tra Syndial e Avio spa (uno dei soci del Distretto) per realizzare nel sito Syndial di Porto Torres la piattaforma per testare il lanciatore, come ce n'è una in Francia a due chilometri dal centro di Bordeaux. Si sta trattando per la cessione del sito e ci auguriamo che si arrivi all'accordo. Quel che voglio sottolineare in modo molto chiaro è che, una volta raggiunto l'accordo, cominceranno tutti gli accertamenti di legge e saranno presentate tutte le richieste necessarie. Non si farà nulla se non ci saranno tutte le autorizzazioni, è ovvio. Tutto questo con le attività militari non ha nulla a che vedere, come non c'è nulla di militare nei 35 progetti che speriamo di realizzare".

Uno dei progetti è la costituzione del Centro italiano per i test dei veivoli senza pilota, i droni. Anche qui niente a che fare con la guerra: "Noi i test li faremo in chiave civile - dice ancora il docente - gli aeroporti di riferimento potrebbero essere Tortolì e Fenosu".

Altri progetti ancora: lo spazio porti per i test dei voli ipersonici, il Centro italiano per il monitoraggio della spazzatura spaziale e delle rotte dei satelliti, lo sviluppo delle stampanti in 3D che utilizzino il suolo della Luna e il suolo di Marte. Un progetto tarato sulla Sardegna è il monitoraggio attraverso i satelliti per la protezione civile e ambientale nella regione. Il Dass è stato bene accolto dalla comunità sarda: nella finanziaria il consiglio regionale ha approvato un emendamento che eroga 600mila euro a favore del Distretto aerospaziale.

Cao conclude: il prossimo passo non sia per affiggere un manifesto ma per andare a chiedere un incontro pubblico dove discutere.

In serata anche la Cgil si è schierata con Cao: «Un agguato vigliacco e intollerabile - è intervenuto il segretario generale, Michele Carrus - che non ha nulla a che vedere con la critica politica, per le modalità in cui viene compiuto e per i contenuti che mistificano la realtà e tentano di diffondere notizie false sul ruolo del Distretto aerospaziale e del suo presidente Cao. Arrivare all'intimidazione di uno scienziato - ha detto Carrus - è un atto ignobile che va isolato e respinto da tutti, soprattutto da quanti condividono davvero le ragioni del pacifismo e dell'amicizia tra i popoli. Il Distretto è una realtà importantissima e propone lo sviluppo di un settore che consideriamo strategico e che la stessa Regione ha inserito nelle sue linee prioritarie di programmazione».

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