La Nuova Sardegna

Cagliari

Cagliari, non avevano più la barca ma tre pescatori chiedono lo stesso l'indennizzo

La spiaggia di Capo San Lorenzo
La spiaggia di Capo San Lorenzo

Un armatore e due donne di Tortolì sono stati denunciati dal Nucleo carabinieri di polizia militare per gli 11mila euro ottenuti per la mancata pesca davanti a Capo San Lorenzo nel periodo delle esercitazioni militari

02 aprile 2016
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CAGLIARI. Un armatore e due pescatrici di Tortolì sono stati denunciati dai carabinieri del Comando militare autonomo della Sardegna per aver chiesto e ottenuto 11mila euro di indennizzi per la pesca mancata nello specchio di mare davanti a Capo San Lorenzo mentre in quel periodo, tra il 2012 e il 2013 i tre non avevano più barche e attrezzature a causa di tre attentati incendiari. In altre parole, i tre pescatori avrebbero chiesto gli indennizzi per la pesca anche se non erano materialmente in grado di andare a pescare.

Gli indennizzi, è noto, vengono erogati per compensare il mancato reddito nel periodo delle esercitazioni militari.

Gli accertamenti sono stati condotti dal Nucleo carabinieri di polizia militare, l'accusa nei confronti dei tre operatori è di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Dei tre denunciati sono state rese note solo le iniziali, si tratta di D.A. 49 anni, armatore responsabile legale della società di pesca, P.S. 44 anni, pescatrice e P.D. 39 anni, pescatrice.

La presunta truffa è emersa durante un controllo dell'Inps sui versamenti dei lavoratori, da qui è nato l'accertamento da parte dei carabinieri del Nucleo militare.

Gli indennizzi per la mancata pesca a causa delle attività militari percepiti dai pescatori ammontano complessivamente a sei milioni di euro l'anno. In diverse occasioni è stato sollevato il problema dei controlli: gli operatori della pesca presentano una dichiarazione nella Capitaneria di porto ma a questa non seguono controlli sulla veridicità delle indicazioni rese.

 

 

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