La Nuova Sardegna

Cagliari

Violarono il poligono di Teulada, niente processo per due baby attiviste

Un corteo di antimilitaristi sardi (foto Archivio)
Un corteo di antimilitaristi sardi (foto Archivio)

Archiviato il caso delle giovanissime antimilitariste sarde, una di 16 anni le altre di 17, protagoniste con altri attivisti della clamorosa violazione del poligono di Teulada, il 3 novembre scorso

21 aprile 2016
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CAGLIARI. Il giudice ha archiviato per irrilevanza del fatto nel giro di un'ora: cala il sipario sul caso delle giovanissime antimilitariste sarde, una di 16 anni le altre di 17, protagoniste con altri attivisti della clamorosa violazione del poligono di Teulada, il 3 novembre scorso, durante la manifestazione contro l'esercitazione della Nato Tridente Juncture.

La soglia del palazzo grigio del Tribunale dei Minori di Cagliari le tre ragazzine l'hanno varcata poco prima delle 9, accompagnate dagli avvocati e dai genitori, lasciandosi alle spalle amichetti e militanti del Comitato per la Pace sardo che manifestavano fuori dall'edificio. Minute, capelli a caschetto una, modellati con il gel l'altra, chioma lunga e raccolta per la terza, tutte con l'aria tosta e per nulla intimorite, sono comparse questa mattina davanti al Gip dei minori perché accusate di essere entrate nella zona militare interdetta di Teulada mentre si svolgevano i "giochi di guerra".

Erano state identificate e denunciate nel corso della protesta popolare e oggi il giudice - come prevede l'ordinamento della giustizia minorile - doveva valutare la rilevanza dell'accusa per decide se proseguire nel giudizio. Finita l'udienza il Gip ha archiviato. L'esercitazione Nato più imponente degli ultimi 15 anni, la Trident Juncture, era stata 'bloccatà a novembre durante una grande manifestazione dei movimenti antimilitaristi. Le ragazzine dovevano rispondere di ingresso arbitrario in luoghi ove l'accesso è vietato nell'interesse militare dello Stato.

«Sono state attaccate in maniera pretestuosa e troppo forte tre ragazze giovanissime - ha denunciato ai giornalisti Rosalba Meloni, dei movimenti che hanno organizzato il sit-in davanti al Tribunale dei Minori - Noi le chiamano le 'bambinè. Ci sembra gravissimo che dopo gli attacchi al movimento, ora si concentri l'attenzione su delle minorenni». Con bandiere e striscioni i manifestanti hanno presidiato la scalinata del palazzo, in via Dante, esplodendo poi in un tripudio di applausi quando gli avvocati difensori Carlo Monaldi e Marcella Cabras hanno annunciato la decisone del giudice: il caso è archiviato.

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