Sant'Antioco, aveva rubato vini e liquori in una trattoria: incastrato dal dna
Un uomo di Iglesias è stato identificato dai carabinieri come uno dei ladri che svaligiarono un ristorante e commisero un furto nel cantiere di un nuraghe nei pressi di Gonnesa
SANT’ANTIOCO. Si era ferito nel corso di un furto avvenuto circa un mese fa in una trattoria di Sant’Antioco. Il Dna, prelevato dai carabinieri, lo ha incastrato. Il ladro, C.A., di Iglesias, ma residente a Villamassargia, a conclusione delle indagini è stato denunciato a piede libero per furto.
Le indagini avevano preso il via lo scorso 18 marzo dopo un furto a danno della trattoria “Corru Longu” di Sant’Antioco. I ladri, dopo aver forzato una finestra avevano rubato decine di bottiglie di vino e liquori, un televisore, arredi, alimenti.
Nel corso delle indagini i carabinieri avevano notato alcune macchie di sangue e il campione era stato inviato al Ris di Cagliari. Nei giorni successivi i carabinieri di Sant’Antioco hanno continuato le indagini puntando l’attenzione su alcuni possibili responsabili del furto. In occasione di alcuni fotosegnalamenti hanno prelevato su autorizzazione del magistrato un campione di saliva, il cui DNA è stato riconosciuto come corrispondente a quello del campione di sangue precedente.
Nel corso degli accertamenti e’ risultato anche che C.A. era responsabile di altro furto, avvenuto a dicembre nell’area di Gonnesa, presso il cantiere del nuraghe. Anche per quella occasione è stato identificato il suo Dna attraverso alcuni campioni prelevati nel corso delle indagini.