La Nuova Sardegna

Cagliari

Carloforte, raccolta di firme per la guardia medica notturna

Simone Repetto
Il presidio sanitario di Carloforte
Il presidio sanitario di Carloforte

Preoccupazione nell'Isola di San Pietro per l'intenzione governativa di chiudere la guardia medica dalle 24 alle 8

19 maggio 2016
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CARLOFORTE. No alla chiusura della guardia medica notturna, in special modo in comunità territoriali disagiate come Carloforte. L'appello, forte e chiaro, anche dall'isola di San Pietro viene lanciato al governo Renzi attraverso una raccolta firme cittadina, per esprimere contrarietà all'intenzione governativa di chiudere la guardia medica dalle 24 alle 8, inducendo in tal modo i pazienti a recarsi in ospedale anche nei casi meno gravi.

Se prendesse piede una riforma del genere, per gli abitanti di un'isola minore come quella tabarchina, l'assistenza sanitaria risulterebbe fortemente penalizzata. Avendo bisogno di cure mediche, ci si dovrebbe recare forzatamente al pronto soccorso ospedaliero più vicino, quello di Carbonia, superando l'ora di tempo per il viaggio di andata ed altrettanto al ritorno, senza considerare maltempo e l'attesa in un pronto soccorso probabilmente più affollato del solito. Circostanza ancor più paradossale se si guarda alla prossima apertura della Casa della Salute regionale a Carloforte, un nuovo presidio i cui servizi, nelle intenzioni della vigilia, dovrebbero migliorare rispetto ad oggi.

"La riduzione delle ore di apertura delle guardie mediche - hanno fatto sapere i vertici dell'Asl 7 di Carbonia - riguarda un'ipotesi presentata a livello ministeriale. Al momento non è cambiato nulla a livello territoriale, poiché le aziende non hanno avuto alcuna sollecitazione a prendere una posizione in tal senso. Per quanto riguarda la Case della Salute, in questi giorni si firma la convenzione che consente di spendere i soldi destinati ad arredi e attrezzature già ordinati, per Carloforte 180mila euro. Pertanto, verrà resa funzionante in tempi rapidi".

Ma l'appello lanciato alle istituzioni territoriali e nazionali dagli isolani è che, nell'ambito della riqualificazione sanitaria, non si perdano servizi fondamentali come, appunto, la guardia medica in servizio 24 ore su 24, che andrebbe invece ulteriormente qualificata. 

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