La Nuova Sardegna

Cagliari

Portano droga ai parenti nel carcere di Uta, arrestate una ragazza e un'anziana

Portano droga ai parenti nel carcere di Uta, arrestate una ragazza e un'anziana

Gli episodi sono stati resi noti dal sindacato Uil Pa che sottolinea l'impegno della polizia penitenziaria nonostante le carenze di organico

21 settembre 2016
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CAGLIARI. Arrestate dalla polizia penitenziaria mentre tentano di introdurre droga all'interno del carcere di Uta. Gli episodi, che hanno per protagoniste due donne, sono avvenuti nei giorni scorsi e sono stati resi noti dal segretario regionale della Uil Pa penitenziaria, Stefano Pilleri.

Una giovane donna ha nascosto dieci grammi di hascisc nelle cuciture di un pantalone che ha consegnato ad un agente per farlo recapitare al marito detenuto. Il poliziotto ispezionando l'indumento si è accorto di alcune anomalie e scucendolo ha trovato la droga che era stata appiattita utilizzando un mattarello.

Un'anziana, invece, aveva nascosto in bocca due ovuli di hascisc che voleva dare al figlio, ma parlava in maniera strana e un altro agente l'ha scoperta.

«Queste operazioni - sottolinea il sindacalista - testimoniano che gli uomini della polizia penitenziaria del carcere cagliaritano non hanno abbassato la soglia di attenzione nonostante le oggettive carenze organiche. Sono intuizioni che solo chi lavora in carcere riesce ad avere, in questo caso è stato impedito di portare all'interno delle sostanze che potevano causare eventi drammatici, considerando che gli assuntori spesso soffrono di patologie che potrebbero determinare epiloghi fatali».

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