Vuole suicidarsi e uccide il cognato poliziotto, condannato a dieci anni
Soleminis, Gianpriamo Piras è stato riconosciuto parzialmente incapace di intendere e di volere: sparò a Maurilio Vargiu che tentava di calmarlo
CAGLIARI. Gianpriamo Piras, 58 anni, è stato condannato a dieci anni di reclusione per la morte di Maurilio Vargiu, 51 anni, l'ispettore di polizia ucciso all'alba del 20 febbraio dal cognato, mentre cercava di calmarlo dopo un tentativo di suicidio.
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Il gup del Tribunale di Cagliari, Giuseppe Pintori, ha riconosciuto il pensionato cinquantottenne parzialmente incapace di intendere e di volere. Il pm Daniele Caria aveva sollecitato una condanna a 12 anni di reclusione, ma alla fine il giudice ha decretato una pena di dieci anni.
Secondo quanto ricostruito durante il processo, Vargiu, ricevuta la telefonata dalla sorella che chiedeva aiuto, era accorso in località Funtana Susu a Soleminis perché il cognato minacciava di uccidersi e aveva già esploso un colpo di fucile ferendosi ad un fianco. Dopo l'ingresso nell'abitazione è partita la fucilata mortale che ha colpito l'ispettore al petto.