La Nuova Sardegna

Cagliari

Polizia di Cagliari, bilancio 2016: "Abbiamo sgominato la banda dei blindati"

Luciano Onnis
Il questore di Cagliari Danilo Gagliardi (foto Mario Rosas)
Il questore di Cagliari Danilo Gagliardi (foto Mario Rosas)

Conferenza stampa di fine anno del questore, Danilo Gagliardi, che ha ricordato anche il fermo a tempo di record del tifoso che al Sant'Elia aveva lanciato in campo un grosso petardo ferendo un addetto alla sicurezza e la quotidiana lotta contro lo spaccio di droga

30 dicembre 2016
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CAGLIARI. Reati in netto calo, fra il 10 e il 25 per cento nelle diverse tipologie, ma aumento degli arresti in ordine del 15 per cento rispetto al 2016 e triplicati in rapporto agli ultimi tre anni. Un significativo risultato per gli uomini della Questura di Cagliari. I dati, fra gli altri, li ha offerti il questore Danilo Gagliardi, presenti tutti i dirigenti di settore, nella tradizionale conferenza stampa di fine anno convocata per un consuntivo annuale delle attività della polizia di Stato in ambito cittadino e provinciale.

“E' stato un anno molto impegnativo – ha detto il questore -, ma di grande soddisfazione. Questo grazie ai miei diretti collaboratori e a tutto il personale, nessuno escluso. I risultati più significativi sono stati conseguiti nella lotta allo spaccio di stupefacenti (ingenti quantità di droga recuperata e sequestro di soldi e immobili provento di traffico e spaccio) e soprattutto nelle indagini sulle rapine ai portavalori

“Abbiamo smantellato la banda che rapinava i blindati – ha precisato con soddisfazione il capo della polizia di Cagliari -, arrestando 23 persone in tutta l'isola”.

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Poi: l'arresto, in collaborazione con i carabinieri, di Igor Diana che aveva ucciso entrambi i genitori adottivi a Settimo San Pietro, quello di 12 algerini autori di reati predatori in serie commessi prevalentemente nel quartiere Marina. Infine l'individuazione e il fermo a tempo di record del tifoso del Cagliari che nella partita con il Sassuolo aveva lanciato in campo un grosso petardo, con il conseguente ferimento di uno addetto alla sicurezza che aveva cercato incautamente di raccoglierlo con una mano prima dell'esplosione. Ma non ha dimenticato, il questore, di ricordare l'importante servizio svolto dalla polizia (e in particolare la Scientifica) nello sbarco di migranti e nelle manifestazioni di lavoratori nelle via cittadine e davanti alle sedi istituzionali.

Un momento di commozione, con le parole che non uscivano, il questore lo ha avuto quando ha ricordato Maurilio Vargiu, il poliziotto di Soleminis in servizio alla Questura che è stato ucciso a sangue freddo dal cognato deciso a suicidarsi. L'agente aveva cercato di avvicinarsi a lui per dissuaderlo e togliergli l'arma, ma era stato colpito in pieno dal congiunto.

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