La Nuova Sardegna

Cagliari

Aias: niente stipendi e minacce di licenziamento, sciopero della fame di un dipendente

Aias: niente stipendi e minacce di licenziamento, sciopero della fame di un dipendente

Il sindacalista della Cisal Antonello Repetto denuncia la pesante situazione all'interno della struttura di assistenza ai disabili

12 marzo 2017
1 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. «Domani entrerò in sciopero della fame davanti alla sede dell'Aias a Cagliari per protestare contro il mancato pagamento degli stipendi». Così Antonello Repetto, dipendente dell'associazione, pacifista e sindacalista della Cisal, annuncia la sua una nuova battaglia, questa volta per il diritto al lavoro.

«Siamo in arretrato di circa otto mensilità, la situazione è diventata insostenibile - denuncia l'operatore socio sanitario - Per questa ragione inizierò lo sciopero della fame e credo che non sarò da solo. Voglio manifestare anche contro questo clima pesante che si respira all'Aias, tra minacce di licenziamento e sospensioni».

In 27, compreso Repetto, sono stati sanzionati dall'Aias con dieci giorni di sospensione dopo che si erano rivolti direttamente alla Asl per il pagamento delle spettanze arretrate. Domani, primo giorno di sospensione, Repetto ha deciso che comincerà lo sciopero della fame con un presidio davanti alla sede Aias di viale Poetto.

Sulla vertenza ha già preso posizione il senatore progressista Luciano Uras. «È una vicenda lunga e dolente - ha denunciato il parlamentare sardo - che richiama, fino ad oggi, la responsabilità per disattenzione delle istituzioni regionali verso i i temi della disabilità e dell'assistenza». Da qui l'appello all'assessore della Sanità affinchè si faccia «carico tempestivamente del problema per portarlo alla definitiva soluzione senza indugio».

In Primo Piano
Elezioni comunali

Giuseppe Mascia: «Grande responsabilità che ci assumiamo uniti per governare Sassari»

di Giovanni Bua
Le nostre iniziative