La Nuova Sardegna

Cagliari

I sindacati denunciano: nel carcere di Uta risse, incendi e droga

Il carcere di Uta
Il carcere di Uta

La gestione dei comportamenti dei detenuti si scontra con la penuria dell'organico degli agenti penitenziari

21 agosto 2017
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CAGLIARI. Detenuti che tentano di introdurre droga in carcere, ma anche risse, danneggiamenti, incendi. È quanto sarebbe accaduto negli ultimi giorni all'interno dell'istituto di Uta. Lo denunciano i sindacati Uilpa Penitenziaria, Fns Cisl ed Fp Cgil, in tre note separate.

«Nella sera di venerdì 18 agosto un detenuto magrebino ha appiccato un incendio nella propria camera, le fiamme stavano creando fumi nocivi nell'intera sezione, l'intervento provvidenziale della polizia penitenziaria ha evitato che il gesto determinasse un evento tragico - spiega il segretario della Ulpa Penitenziaria, Michele Cireddu - ma l'apice si è raggiunto nella serata di sabato 19 dove contemporaneamente si sono verificate risse in diverse sezioni, il personale presente in numero esiguo ha faticato a ripristinare l'ordine. Un detenuto si è barricato nella propria camera, ha distrutto suppellettili e allagato la sezione. Nel frattempo un altro detenuto in altra sezione si è rifiutato di rientrare nella camera, minacciando gli operatori».

Sempre sabato 19 agosto un detenuto che stava rientrando in carcere a Uta dopo un permesso premio è stato bloccato dalla polizia penitenziaria e controllato: aveva ingerito sette ovuli che contenevano 155 grammi di marijuana, cocaina ed eroina. Lo segnalano Giovanni Villa segretario generale Fns Cisl e Sandro Atzeni del coordinamento della Fp Cgil. «Questo intervento, come tanti altri precedenti, farà in modo che all'interno del penitenziario si lavori in modo più sereno», dice Villa. Dello stesso avviso Atzeni: «la lotta continua nonostante la disperata situazione deficitaria di uomini e mezzi e strumenti per la sicurezza».

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