La Nuova Sardegna

Cagliari

Cagliari, vuole far sesso con la sua ex e la minaccia: arrestato dalla polizia

Il primo dirigente della squadra mobile Marco Basile (foto Mario Rosas)
Il primo dirigente della squadra mobile Marco Basile (foto Mario Rosas)

Gli agenti della squadra mobile hanno aiutato una giovane donna a liberarsi dello stalker già suo fidanzato

25 agosto 2017
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CAGLIARI. Ieri 24 agosto voleva abusare di lei, sei giorni prima le aveva inviato una serie di messaggi su whatsapp dove esplicitamente e ripetutamente la invitava a fare sesso con lui in cambio della distruzione di una serie di scatti fotografici dove, ai tempi della loro relazione, lui l'aveva ritratta svestita.

Per la giovane donna è stato l'inizio di un incubo. Con l'uomo, una volta cessata la relazione, era rimasta un'amicizia con scambi saltuari di messaggi fino a quel momento normali. Davanti alle inaudite richieste la ragazza ha opposto un fermo rifiuto e lui, a quel punto, l'ha minacciata di diffondere gli scatti su canali come “YouPorn” o addirittura inviarli e affiggerli presso l’abitazione dei suoi genitori. Giusto perché lei capisse che lui non scherzava, le ha inviato anche alcuni degli scatti e ha aggiunto che tutto questo materiale non avrebbe esitato a usarlo anche in futuro, quando lei si fosse sposata e avesse avuto figli.

Tale conversazione si è protratta fino alla domenica 20 agosto, Sonedda ha rincarato la dose delle minacce e ha dato un ultimatum, la ragazza disperata gli ha offerto denaro per cancellare le foto, ma lui voleva solo ed esclusivamente una prestazione sessuale. E' così che la ragazza si è risolta a denunciare tutto alla polizia, l'uomo continuava a pretendere un incontro e gli agenti della squadra mobile, che hanno seguito la conversazione sul telefono, hanno avviato un servizio di osservazione quando la ragazza, con la polizia alle spalle, ha acconsentito a incontrarlo.

Non appena l’uomo ha invitato la stessa a salire a bordo dela sua macchina, gli agenti lo hanno bloccato e sottoporlo ad una perquisizione personale estesa sul veicolo in suo possesso. Sul cruscotto c'era il telefono dell'uomo con una galleria di foto della ragazza, alcuni dal contenuto decisamente più imbarazzante di quelle già mostrate alla vittima. Non solo, gli agenti hanno accertato che sul dispositivo sequestrato era presente un’applicazione protetta da password denominata “Gallery Lock”, sulla quale è risultato essere stata copiata e salvata la cartella, cosicché le intenzioni di Sonedda sono apparse chiare: non avrebbe mai mantenuto la parola data, cancellando effettivamente i file, ma con tutta probabilità avrebbe continuato a tormentare la donna al fine di abusarne sessualmente.

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